CITTA’ DEL VATICANO – Questo pomeriggio, Il Papa emerito Benedetto XVI ha lasciato la residenza di Castel Gandolfo in elicottero ed è atterrato intorno alle 16.45 nella Santa Sede accolto da Papa Francesco.
Dopo due mesi dalle dimissioni Joseph Ratzinger rientra nelle Mura Leonine per condurre una vita appartata e spirituale nel convento Mater Ecclesiae appena ristrutturato.Un edificio, quest’ultimo, di inizio Novecento, composto da quattro piani, dodici celle, una cappella, una biblioteca, una cucina, una foresteria, un parlatorio, un laboratorio, un infermeria e un orto.
Il Mater Ecclesiae nel passato ha sempre ospitato , le carmelitane scalze, le clarisse e le benedettine ed è collocato a pochi passi dall’attuale abitazione di Papa Bergoglio che continua a risiedere, per sua scelta, a Santa Marta invece che nell’appartamento apostolico a lui riservato.
Con Benedetto XVI, alloggeranno l’arcivescovo Georg Gänswein prefetto della Casa pontificia, quattro Memores Domini che si occuperanno delle mansioni domestiche, la segretaria personale Birgit Wansing e saltuariamente anche il fratello, monsignor Georg.
Per la prima volta nella storia della Chiesa avremo quindi un unicum, due Papi all’interno di San Pietro.
La compresenza di due Pontefici sarà la dimostrazione del profondo legame, nella vita cristiana, tra la dimensione contemplativa e quella dell’azione pastorale. E’ quanto ha evidenziato recentemente, il priore generale della Congregazione camaldolese, padre Alessandro Barban in un’intervista di Antonella Palermo ai microfoni di Radio Vaticana.
Barban ha specificato: “Noi abbiamo due grandi figure di Pontefici. Da un lato, il Papa emerito, Benedetto XVI, con la sua grande testimonianza di fede, il suo servizio alla Chiesa, con la presenza contemplativa, con lo sguardo oltre l’odierno. Poi abbiamo Papa Francesco, un figlio di Sant’Ignazio, un gesuita. Anche lì, quindi, la preghiera e la contemplazione è molto forte. La Chiesa nella sua presenza nella storia del mondo, in mezzo agli uomini, fa risaltare sia con Papa Benedetto che con Papa Francesco questa dimensione della presenza, del servizio attivo, ma sempre anche questo rimando profondo alla vita di preghiera, di meditazione, alla dimensione contemplativa della vita cristiana”.
Ernesto De Benedictis