Cinquemila metri quadrati a coprire l’atrio,il primo ed il secondo piano di Palazzo Grassi. Un grande tappeto stampato a motivo orientale che si estende lungo tutte le sale del palazzo, a ricoprire l’intera superficie sia del pavimento che delle pareti. E’ la prima volta che un progetto dedicato ad un unico artista va ad occupare l’intero spazio del noto e prestigioso museo veneziano della Fondazione François Pinault.
La personale Rudolf Stingel concepita e curata dall’artista stesso in collaborazione con Elena Geuna, si inserisce nell’ambito della ricerca di Stingel, da sempre indirizzata verso l’analisi del rapporto tra spazio espositivo ed intervento artistico: il tappeto rappresenta per l’artista uno strumento col quale la pittura si relaziona all’elemento architettonico. L’esposizione presenta una trentina di opere, alcune di proprietà dell’artista, altre provenienti dalla Collezione Pinault e da altre collezioni internazionali.
Il primo piano è dedicato ad una serie di dipinti astratti, alcuni dei quali appositamente creati per questa mostra negli studi dell’artista a New York ed a Merano, sua città natale. Tali opere offrono al visitatore un’interpretazione del contesto storico, architettonico e artistico veneziano. Il concetto del tappeto, vuole riportare alla mente il passato della città di Venezia, ma al contempo anche allo studio viennese di Sigmund Freud tappezzato con motivi orientali sia sul pavimento, che sulle pareti, sul divano e sul tavolino; forte è anche il richiamo alla Mitteleuropa, fondamentale nella formazione culturale ed artistica di Stingel, ed anche omaggio all’amico Franz West al quale Stingel ha dedicato un magnifico ritratto,presente in mostra. Il percorso espositivo diventa pertanto una specie di viaggio interiore che si suddivide tra i dipinti astratti del primo piano che hanno come predominante la luminosità dell’argento e il bianco e nero delle opere del secondo piano.
La mostra vuole mettere in risalto il dialogo tra astrazione e figurazione, e portare l’osservatore/spettatore a riflettere sull’idea di “ritratto”e sul concetto di “riappropriazione” delle immagini. Non a caso il piano superiore ospita una selezione di dipinti raffiguranti sculture lignee antiche, creati con la tecnica del foto-realismo, partendo da fotografie in bianco e nero.
La mostra “Rudolf Stingel” a Palazzo Grassi sarà aperta al pubblico sino al 31 dicembre 2013.
A partire dal 30 maggio, in occasione della 55.Biennale Internazionale d’ Arte , Punta della Dogana riaprirà al pubblico con l’inaugurazione della mostra “Prima Materia”, una raccolta di circa 80 opere della Collezione Pinault a partire dal 1960; .ed in concomitanza – dopo 10 mesi di lavori, aprirà anche “Il Teatrino”,un nuovo spazio adiacente a Palazzo Grassi ed interamente dedicato a concerti, proiezioni e conferenze, con una capacità di 220 posti, completo di foyer.
Per maggiori informazioni: www.palazzograssi.it
Daniela Paties Montagner