Lui viveva di storie altrui e l’estate era la sua stagione preferita.
D’estate lui viveva mille vite e altrettante attese. In queste, il sesso era ridondante, completo fino all’esasperazione, mai uguale, mai monotono.
Ognuna aveva delle necessità differenti e la capacità d’adattarsi all’amplesso, era straordinaria.
La sua vita si svolgeva di notte, al chiaro di luna. Come il leopardi, anche lui la cantava ma a suo modo, con una passione ogni volta differente.
Spesso erano donne senza entusiasmo per la vita. Altre, consapevoli che l’amore sarebbe durato il tempo di una notte.
Fra queste, Carmen. Lei viveva da sola ed era ben fiera del suo fascino e della sua preparazione. Fiera almeno quanto lo era della sua quinta abbondante. I capezzoli erano rapportati al seno.
Carmen incontrò l’amore in tempi non sospetti e cercò di approfittarne appena poteva, come quella volta che fissò l’appuntamento sulla riva del mare, di notte, come sempre. Il tizio era alto e simpatico. Gentile.
Lei bella e prosperosa, ansiosa di vivere l’avventura.
Arrivarono che era già tardi, una notte di luna piena. Le onde del mare battevano appena sulla sabbia dorata. L’acqua era straordinariamente limpida e “riluceva delle stelle il raggio”. Il fondale si abbandonava alle carezze sue e, pigro, disegnava ad ogni battito d’onda, una melodia di sabbia differente.
L’occhio se ne giovava.
L’occhio di lui se ne giovava assiduamente sia della poesia del mare, sia delle donne che decidevano di appartarsi sotto quella tettoia, a due passi dal mare.
Carmen arrivò quasi in punta di piedi e il suo ragazzo la accompagnava piano, tenendola per mano. Una coppia affiatata, specie quando l’amore arriva in silenzio.
I due, dopo un quarto d’ora trascorso a scambiarsi carezze e malinconie, avevano deciso di continuare l’amplesso, lontano da sguardi indiscreti.
Il vecchio chiosco era l’ideale. Quel vecchio chiosco pareva fatto apposta per regalare emozioni al ritmo del profumo del mare.
Si avviarono tenendosi per mano, risalendo per quel declivio appena asfaltato poi, scavalcata con facilità la corda che impediva l’accesso, si sedettero su una panca.
Alla vista di lei, lui impallidì.
Era stato il suo amore, appena pochi anni prima, e dalla solita panca di quel chiosco la sentiva, dopo tanto.
I ricordi tornarono con prepotenza e irruppero la monotonia di una serata come tante, passate a vivere di storie altrui…
Lei fece per baciarlo, lui li interruppe con un colpo di tosse.
Il tempo si fermò per pochi attimi, giusto il necessario per riprendersi dallo spavento.
La coppia filò via senza voltarsi.
Lui, da quella sera, preferì dormire a casa, fra la solitudine che gli offriva il letto.