Contro l’ampliamento della discarica dell’Inviolata, in questi giorni alcuni comitati cittadini di Guidonia hanno istituito una raccolta di fondi allo scopo di inoltrare un ricorso al Tar del Lazio e bloccare così la determina regionale che di fatto concede un ulteriore conferimento di quasi 25mila tonnellate di rifiuti nella discarica, situata nel mezzo del Parco archeologico dell’Inviolata.
“Purtroppo da alcuni anni il costo dei ricorsi al Tribunale amministrativo è divenuto esorbitante – si legge nel comunicato diramato dal Comitato di Risanamento ambientale e dal Comitato Popolare Nord- Est del Lazio – proprio per scoraggiare tutte quelle organizzazioni locali di cittadini sensibili a tematiche importanti e collettive, quali salute e ambiente. Le associazioni esercitavano una delle poche armi legali utilizzabili per contrastare le disinvolte politiche di devastazione ambientale e di aggressione ai territori in nome del profitto individuale. In poco tempo tali comitati, formati da cittadini volontari e non retribuiti, devono formulare le ragioni del ricorso, a cui sta collaborando un noto avvocato ambientalista, per presentarle al Tar del Lazio.
Il costo per il ricorso ammonta a 2.500 euro: una cifra proibitiva per chi da anni si batte per questa causa. “La determina regionale è chiaramente viziata perché concede alla Eco Italia 87 di continuare a portare rifiuti all’Inviolata senza passare dalla rigida e lunga procedura della ‘variante sostanziale’ – come spiega il documento delle associazioni –. In questo modo, il gestore privato continua a ‘fare affari’ con la complicità dei comuni che non praticano la differenziazione dei rifiuti con l’unico metodo che garantisce una raccolta virtuosa, il “porta a porta”, previsto dalle direttive comunitarie e dalle leggi regionali e nazionali”.
Per aderire alla raccolta di fondi, è sufficiente fare un versamento libero tramite bonifico bancario sulla Carta PayPal attivata ad hoc con il seguente codice IBAN: IT 66 H 36000 03200 0CA007049837. Floriana Barone