Roma – Nella notte tra il 12 e il 13 luglio, alle ore 5.50, c’è stato un incendio alla scuola “Socrate” della Garbatella. Sono state distrutte dal fuoco aule, lavagne interattive, libri. Il sindaco Marino ha commentato il fatto come “un’azione criminale”. Ha poi aggiunto: “Siamo devastati: è uno schiaffo in faccia violento non alla scuola ma a tutta la città. Non siamo in condizione di quantificare i danni, ma se non ci sono quelli strutturali siamo nell’ordine di centinaia di migliaia di euro”. Si pensava ad un’azione violenta di tipo omofobo; in passato, infatti, erano comparse delle scritte volgari, condannate sia da professori sia da alunni. Si è scoperto, però, che si trattava di una vendetta contro la scuola, per via della bocciatura di due dei ragazzi. Questa mattina si sono presentati in Procura i quattro: due maggiorenni e due minorenni, dei quali due bocciati, uno, in particolare, per la seconda volta e il quarto promosso con il minimo necessario. Hanno raccontato tutto agli investigatori: sabato notte si trovavano a Torvaianica, in spiaggia dove, tra musiche e alcol, hanno organizzato il piano. Hanno addirittura postato una foto su Facebook per costruirsi un alibi e sono partiti verso la loro scuola, a Garbatella. Hanno incendiato l’istituto perché pare che il fuoco sia loro sfuggito di mano. La professoressa Francesca Marzio racconta che “E’ triste che degli studenti della nostra scuola, educati in un certo modo, abbiano compiuto un gesto così devastante”.
Viviana Lucca