ROMA – Cécile Kyenge ha dato l’altolà. Dopo le aggressioni verbali ricevute nei giorni scorsi da parte di esponenti del Carroccio, il ministro dell’integrazione ha chiesto un intervento immediato e decisivo al segretario nazionale: “Se Roberto Maroni non farà cessare gli attacchi contro di me, sarò costretta a declinare l’invito della Lega”.
Un ultimatum a cui è seguita la replica del leader del partito padano: “Mi auguro che venga alla nostra festa, la chiamerò per confermarle l’invito”.
La dichiarazione della Kyenge è stata fatta a Roma, in occasione della presentazione del Piano nazionale d’azione contro il razzismo, come risposta all’ultimo episodio di boicottaggio alla sua persona, accaduto il 29 luglio scorso a Cantù, quando due consiglieri leghisti abbandonarono per protesta l’aula comunale, commentando: “E’ il ministro del nulla ed è stata scelta solo perchè nera”.
Il ministro nel suo discorso ha anche detto: “Questi insulti li considero oramai intollerabili. Sono atteggiamenti non consoni a quella che per me è la visione del corretto rapporto tra persone e forze politiche. Pur avendo idee diverse le persone e le forze politiche si devono confrontare sulle idee e non attraverso insulti o pure e semplici sceneggiate. Con questo spirito ho accettato volentieri di confrontarmi con il governatore Zaia alla Festa della Lega Nord dell’Emilia Romagna a Cervia, il prossimo 3 agosto. Ma ritengo che io possa mantenere questo impegno solo se fin da subito il segretario nazionale della Lega, Roberto Maroni, faccia appello ai suoi militanti, ai suoi dirigenti affinché cessino immediatamente questi continui attacchi alla mia persona, attacchi che oltre a ferire la sottoscritta, feriscono la coscienza civile della maggioranza di questo Paese. Se questo non avverrà, o se da qui ai giorni che ci separano all’appuntamento di Cervia, continueranno attacchi contro la mia persona di pari virulenza, mi troverò costretta a declinare l’invito”.
Quanto al piano contro il razzismo, la Kyenge ha affermato: “Si svolgerà secondo due canali, la normativa e quindi la possibilità di rafforzare gli strumenti legislativi a livello nazionale e internazionale; il secondo canale riguarda la comunicazione, con workshop che partiranno già oggi pomeriggio. Tra settembre e ottobre effettueremo una consultazione per arrivare al mese di novembre, quando porteremo i risultati al Consiglio dei Ministri”.
Ernesto De Benedictis