“E quando sei lì, in ascensore… Schiacci l’ottavo… L’ascensore sale, lentissimo. Le porte … di metallo. Le pareti di metallo… Il soffitto? Di metallo. E se si blocca? Aria… Mi manca l’aria! Oh mama!” Il grande Giorgio Gaber così descriveva la situazione che ha ispirato lo spettacolo “Xanax” di Angelo Longoni. Solo che qui l’ascensore si blocca davvero e due impiegati (Marco Fiorini e Giorgia Wurth) rimangono chiusi dentro per due giorni. Si conoscono solo superficialmente ed è chiaro da subito come siano divisi dalle invisibili barriere alle quali devono la sopravvivenza nel mondo lavorativo. Il personaggio che sono soliti interpretare in ufficio, pian piano, con il passare delle ore, è costretto a svestire il suo cinico costume. La maschera ridente e sicura di sé lascia il posto a un pierrot sempre più consapevole, affannato per la carenza d’ossigeno e anche, sembrerebbe, perché costretto dalla situazione ad ascoltare il suo respiro. La lunga permanenza forzata nell’ascensore scatenerà una verità logorroica incurante del tempo e dello spazio che, supportata dal crudo realismo della scena, trasformerà l’inevitabile crisi claustrofobica in una micidiale catarsi. La claustrofobia, quella vera, non è nell’ascensore ma nella vita di tutti i giorni; dietro la quotidianità si nasconde la mancanza d’aria e in ogni secondo segnato dall’orologio il tradimento nei confronti della propria anima della quale le pareti di metallo dell’ascensore diventano specchio impietoso. La comicità della situazione sostenuta dai dialoghi davvero brillanti e convincenti non tolgono spazio alla riflessione diventando bensì strumento di un’ interessante ricerca umanistico-sociologica. Il paradosso racconta come nella prigione tutto divenga libero e come, appena la coscienza intravede di nuovo la “libertà”, tutto ridiventi falso e irreale alla stregua delle pagine di certi giornali patinati pieni di informazioni pretestuose. E l’anima, nuovamente tradita, andrà ancora in cerca di sé stessa nell’aria rarefatta di un ascensore.
DAL 24 SETTEMBRE AL 13 OTTOBRE 2013
Xanax
di Angelo Longoni, regia di Marco Falaguasta
con Marco Fiorini e Giorgia Wurth
Angelo Sorino