Massimiliano Oliva, classe 1975, titolare di una drogheria di Villalba di Guidonia, è stato arrestato ieri sera in flagranza di reato dalla squadra Anticrimine dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretta dal Vice Questore Aggiunto, Dott. Alfredo Luzi. L’accusa è di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Le manette sono scattate a seguito di una costante attività di osservazione della Polizia di Guidonia.
Oliva che gestiva l’esercizio commerciale di generi alimentari di via Maremmana Inferiore 192, dopo la chiusura del negozio, a causa di difficoltà economiche e per il mantenimento della dipendenza alla cocaina, si dedicava alla gestione del traffico illecito di sostanze stupefacenti. Verso le 19:30, ogni giorno, Oliva lasciava abbassata a metà la serranda dell’ingresso della sua attività, permettendo così ad alcuni giovani entrare indisturbati.
Gli acquirenti interessati si recavano sempre in compagnia di altre persone, che li attendevano fuori dal negozio, per segnalare l’ eventuale presenza delle Forze di Polizia. Ieri sera però, alle 20, gli agenti sono intervenuti dopo che tre persone erano entrate in drogheria, senza lasciare però “vedette esterne”. Hanno approfittato, in particolare, dell’ingresso di una quarta persona. È stata effettuata un’accurata perquisizione del negozio di 30 mq, della piccola cella frigorifero e del bagno. L’ispezione è proseguita anche nell’abitazione del commerciante.
Sono stati rinvenuti e perquisiti 30 gr di stupefacente del tipo Hashish e 20 gr di marijuana, oltre a strumenti idonei per il confezionamento, taglio e peso della droga. È stato trovato anche il profitto dell’attività illecita, 190 euro. L’esame sul cellulare e sull’agenda telefonica, oltre che sui telefoni appartenenti a persone che assumevano regolarmente cocaina e avevano con precedenti specifici e il ritrovamento di diversi sms dal contenuto chiaro, hanno permesso alla Polizia di Villalba di Guidonia di rilevare un’effettiva e non occasionale attività di traffico di sostanze stupefacenti che sembrerebbero essere sintomatici ed inequivocabili segni dell’effettiva esistenza dell’illecita attività di spaccio. Floriana Barone