Una nuova iniziativa della Regione Lazio che aiuterà la popolazione femminile a prendersi più cura di sé e a prevenire l’insorgere di classi tumorali molti diffusi tra le donne. Uno stratagemma voluto anche per contrastare il fenomeno dell’abbandono della propria cura sorto con la crisi economica. Nell’articolo il numero telefonico di alcune strutture sanitarie a cui chiedere informazioni
Ottobre: il mese della prevenzione. Se c’è infatti un periodo dell’anno in cui è conveniente recarsi da un medico, questo non può che essere Ottobre. Da molti anni, infatti, le varie strutture mediche sono solite concentrare in questo periodo, un periodo per antonomasia poetico che dà il benvenuto ai colori autunnali del rosso e del giallo che tinteggiano le strade di calde sfumature, lasciando alle spalle i ricordi dell’estate per accogliere l’arrivo del freddo e dell’inverno, iniziative che hanno lo scopo di aiutare il cittadino a prendersi cura di sé, conformemente dunque al famoso e celebre detto popolare secondo il quale “prevenire è sempre meglio che curare”. Chi, infatti, non ricorda che il mese d’Ottobre è il mese perfetto per recarsi, ad esempio, da un dentista, perché sarà visitato da un professionista e gratuitamente?
Ebbene, da quest’anno, grazie ad un’iniziativa congiunta che vede la partecipazione di tutte le ASL della regione Lazio, il mese di ottobre si tingerà anche “di rosa”.
Per tutte le donne residenti, comprese tra un’età che va dai 25 anni ai 64 anni, sarà possibile infatti sottoporsi gratuitamente a visite di controllo e prevenzione per un specie tumorale in grande espansione tra la popolazione femminile, il tumore del collo dell’utero, mentre per le signore la cui età oscilla tra i 50 e i 64 anni sarà possibile anche una visita per verificare la presenza di cellule tumorali al seno. Un’iniziativa fortemente voluta dalla giunta regionale e dal suo presidente Nicola Zingaretti che così ha commentato:” Dal primo ottobre la Regione Lazio si tingerà di rosa per questo mese speciale.” Per meglio esaltare il valore politico dell’iniziativa, nata anche come esigenza di superamento delle difficoltà sorte con la crisi economica, tra i cui tanti effetti si deve registrare il drammatico abbandono da parte di molti della cura del proprio sé e della propria salute, la sede della Regione in via Cristoforo Colombo a Roma sarà illuminata da fasci di luce rosa, uno stratagemma che palesa la chiara intenzione dell’ente di voler richiamare l’attenzione di tutti i cittadini. Inoltre nelle strutture ospedaliere della Regione sarà distribuito all’utente materiale divulgativo, al fine di spiegare in cosa consistano questi orribili mali e di aumentare la percentuale della popolazione femminile da sottoporre a programmi gratuiti di screening.
Così dichiara infatti il presidente di Regione: “Invitiamo tutte le donne a prenotare la loro visita con lo slogan ‘Ricordati di te’ perché c’è un diritto inalienabile che deve essere riconosciuto da parte delle istituzioni pubbliche. Non esiste crisi nè esistono tagli alla sanità che possano far venir meno l’elementare bisogno di un servizio: lo screening alla mammella come grande scelta strategica di prevenzione. È giusto per le donne ed è giusto e utile per un’amministrazione che vuole prevenire e non solo curare il male”. Da un punto di vista programmatico il percorso di screening è suddiviso in diverse tappe che prevedono, dapprima l’invio da parte della Regione di una lettera di invito con la quale la donna si presenterà presso la ASL d’appartenenza, successivamente lo screening vero e proprio che consiste in un esame di mammografia o pap-test, ed infine la risposta da parte della classe medica che sarà spedita direttamente al domicilio della paziente, garantendo in tal modo anche il pieno rispetto del diritto alla privacy. La gratuità delle prestazioni resterà tale, spiega la Regione, anche nel caso in cui dai risultati degli esami di screening si richiedano ulteriori approfondimenti che verranno svolti, tuttavia, da un centro specializzato.
di Marco Caffarello
Non mi resta a questo punto che lasciare nel dettaglio i numeri telefonici delle strutture sanitarie ed ospedaliere a cui chiedere più informazioni:
ASL Roma A, numero verde: 800.334900, lun-ven ore 8:00-17:00.
ASL Roma B, numero verde: 800.543900, lun-ven ore 8:00-17:30.
ASL Roma C, telefono: 06.51686130, telefono: 06.51685421, lun-ven ore 8:30-13:00; mar e gio 14.30-18.00.
ASL Roma D, numero verde: 800.634634, lun-ven ore 8:30-18.00.
ASL Roma E, numero verde: 800.536693, lun-ven ore 8:00-17:45, sab ore 8:00-12:45.
ASL Roma F, numero verde: 800.539762, lun-ven ore 9:00-13:00.
ASL Roma G, numero verde: 800.084986, lun, merc, ven ore 9:00-13:00; mar e gio ore 14:00-17:00.
ASL Roma H, numero verde: 800.430264, lun-ven ore 15:00-18:30.
ASL Viterbo, numero verde: 800.840359, lun-ven ore 8:30-13:00, lun-gio ore 15:00-17:00.
ASL Rieti , numero verde: 800.646999, lun-ven ore 11:00-13:00.
ASL Latina, numero verde: 800.065560, lun-ven ore 9:00-13.00; lun-gio ore 15:00-17:00.
ASL Frosinone, numero verde: 800.003422, lun-ven: ore 9:00-13:00; lun-gio: ore 15:00-17:00.
Campus Biomedico, telefono: 06.225411460, tutti i martedì 14.00-18.00.
Policlinico Gemelli, telefono: 06.30157000.
Ospedale San Giovanni Addolorata, telefono: 06.77055789.
Ospedale San Filippo Neri, telefono: 06.633062627.
Policlinico Tor Vergata, telefono: 06.2090333, lun-ven ore 16:00-17:00.
Policlinico Umberto I, telefono: 06.49977050, lun-gio 14.30-17.30; venerdi 8.00-14.00.
Ospedale Sant’Andrea, telefono: 06.33776125, mar, mer, gio ore 9:00-12:00.
Istituto Regina Elena ISG, telefono: 06.52665249, lun-ven ore 8:00-14:30.
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