Dopo il convegno atto a presentare il polo commerciale ad un pubblico nazionale e internazionale, la squadra Commercity sembra decisa a proporsi come «protagonista nel mercato», per dirla con Valter Vomiero, presidente del gruppo.
Lorenzo Tagliavanti, Vicepresidente della Camera di Commercio di Roma, si serve dello spazio del convegno per ribadire la sua piena fiducia nei progetti del consorzio: «il commercio purtroppo a Roma e nel Lazio negli ultimi anni è stato penalizzato dalla forte crisi. Il contesto in cui ci troviamo è sicuramente difficile ma non ci deve scoraggiare. La collaborazione tra le aziende è un fattore indispensabile allo sviluppo economico. Commercity credo sia l’esempio lampante di come diverse realtà riescono a interagire e condividere uno stesso obiettivo per poter superare questo momento non positivo».
“È nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”, suggeriva Einstein. Dalla crisi si salverà solo chi non avrà ceduto all’angoscia? Dev’essere proprio così per i relatori vari che hanno partecipato al convegno con interventi animati da entusiasmo inconsueto, visti i tempi. Questa energia produttiva sembra investire anche le istituzioni che decidono di scommettere sui progetti Commercity. Guido Fabiani, assessore alle attività produttive alla Regione Lazio garantisce un decisivo impegno da parte della regione nella semplificazione legislativa e attraverso l’incremento del credito alle aziende. Lo scopo è quello di internazionalizzare le imprese di casa nostra, partendo, però, dalla riqualificazione del locale: dalle botteghe agli ambienti storici. In modo tale da rendere Roma e il Lazio motori trainanti dell’economia italiana.
Decisa ad assicurare una collaborazione verticale tra istituzioni, anche Marta Leonori – assessore alle politiche produttive al comune di Roma – interviene a favore di innovazione tecnologica, di mercato e semplificazione di regole che controllano il commercio: «I dati forniti dal CNA ci fanno sperare per una ripresa economica nel 2014. Bisogna avere fiducia nella nostra economia e le istituzioni devono creare le condizioni perché ci siano nuovi investimenti da parte degli imprenditori».
Elisiana Fratocchi