Un giallo l’evoluzione del caso Priebke; Il legale dell’ex ufficiale parla di sequestro della salma. Nuovi contatti tra l’Italia e la Germania per la risoluzione del caso. Mistero anche sui funerali.
di Marco Caffarello
Inizia a tingersi di “giallo” la strana storia dell’ex ufficiale Erich Priebke, deceduto venerdì 11 ottobre nella sua casa in zona Aurelia-Boccea. Dopo infatti la valanga di polemiche che sono seguite al suo decesso, la querelle sulla sepoltura, le risse, gli spintoni al carro funebre, e cariche della polizia, ora, a detta del suo legale Paolo Giachini, la salma sarebbe stata “sequestrata”.
Il feretro si troverebbe in questo momento, sostengono alcune fonti, ancora all’aereoporto di Pratica di Mare, notizia circolata ieri nella nottata, che se fosse confermata di fatto smentisce il trasferimento della salma verso località non ancora note e rivelate.
Così, infatti, si è espresso il legale dell’ex ufficiale ad alcuni colleghi delle reti Mediaset: “La salma di Priebke è stata sequestrata: i familiari intendono denunciare questo fatto, ma soprattutto vogliono sapere dove è e che venga loro restituita“. Paolo Giachini, nuovamente incaricato dai figli di Priebke dell’avvocatura, ha poi così proseguito:”La salma del signor Priebke è stata sequestrata nella notte tra il 15 e il 16, mentre si trovava nella chiesa di Albano. Quattro persone che la vegliavano sono state picchiate, il feretro è stato portato via e da allora non sappiamo più dove è. Alle prime ore del mattino sono stato contattato dal figlio di Priebke, Ingo, che vive negli Usa, il quale mi ha rinnovato il mandato e mi ha chiesto di rivolgermi alle autorità per avere certezze sulla salma del padre.” Il sospetto dell’avvocato, ammesso di fronte ai cronisti, è che dietro a questa faccenda possano celarsi “servizi segreti” di provenienza governativa. Così infatti dichiara in seguito:”Il fatto è che allo stato attuale noi non sappiamo dov’è la salma: noi temiamo che la si voglia far sparire, per poi coprire tutto con il Segreto di Stato. La famiglia Priebke chiede ufficialmente alle autorità dov’è la salma, ce la mostrino e la mettano a disposizione per le decisioni che spettano solo ai familiari. Non si tenti di prendere decisioni illegali. La salma deve essere rilasciata alla famiglia, deve essere messa a disposizione della famiglia. Ci dicano nelle mani di chi è”. Governo che infatti era stato chiamato in causa direttamente dal sindaco di Roma Ignazio Marino, affinché si impegnasse a prender contatti con la diplomazia tedesca per l’auspicabile trasferimento della salma in Germania. Possibilità non ancora praticabile, così come recita il diritto tedesco, che rimette alla sola volontà dei figli e dei parenti la responsabilità di assumere decisioni in tal merito. Un piccola apertura si è verificata stamane con le dichiarazioni del Ministro degli Interni del Brandeburgo, Ralf Holzschuher, secondo il quale l’ex ufficiale essendo nativo di Hennigsdorf, sobborgo alle porte di Berlino, potrebbe esservi sepolto ma solo in forma anonima, sebbene, come in seguito dichiarato, questa soluzione non è da lui auspicata per gli inevitabili strascichi che una tale sepoltura avrebbe nel contesto urbano. Rimangono, tuttavia, ancora attivi i contatti tra le sedi diplomatiche italiane e tedesche.
E’ di oggi, inoltre, la notizia dell’apertura di un’indagine sugli scontri avvenuti martedì ad Albano Laziale( Scontri Albano ) da parte della procura di Velletri, in attesa di ricevere dalla polizia di Albano la documentazione necessaria sui fatti e relativa ai fermi imposti negli scontri.
In tutto questo non è neppure molto chiaro se le esequie siano state celebrate o meno: infatti, nonostante fonti ufficiali sostengono come i funerali, previsti presso la Capella dei padri Lefebvriani Sacro Cuore di Gesù di Albano Laziale, siano stati sospesi per il verificarsi delle risse che hanno impedito l’accesso ai parenti del defunto, così dichiara un portavoce di don Pierpaolo Petrucci, superiore della Fraternità lefebvriana:”I funerali di Erich Priebke sono stati celebrati presso la Fraternità San Pio X ad Albano Laziale. La liturgia è stata celebrata. Priebke è morto da cattolico e da pentito. Abbiamo trovato anche i documenti. Ha ricevuto il sacramento della penitenza. Si è pentito pubblicamente davanti a Dio e agli uomini, quindi è morto da cristiano e aveva diritto ad avere i funerali.”
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