Il 17 ottobre è stata presentata al Rotary Club presso “La posta vecchia” di Ladispoli, la prima analisi di uno 007 al femminile su il meno conosciuto lato di Israele: “La storia del Mossad”.
I coinvolgenti episodi che all’ epoca furono portati dalla cronaca alla ribalta del mondo intero per l’ audacia ma anche per il relativo mistero che sembrava avvolgerli per sempre, vengono oggi rivelati da una raccolta pubblicata dalla docente e analista di intelligence, Antonella Colonna Vilasi che ne ha saputo raccogliere e ricostruire i passaggi. Si tratta dell’ attività del Mossad e della sua evoluzione, ossia, dei Servizi Segreti israeliani, analizzati per la prima volta da una donna.
La Vilasi ripercorre l’evoluzione del Mossad, legata allo sviluppo dello Stato di Israele, con un focus sulle attivita’ dell’agenzia di intelligence in Italia.
Il Mossad e’ considerato, come è noto, una tra le più efficienti agenzie di intelligence del mondo, e per certi aspetti, forse anche la più efficace. Il Mossad opera a livello internazionale, soprattutto nella lotta al terrorismo e nel contrastare le minacce alla sicurezza di Israele, come il programma nucleare iraniano.
Dalla sua nascita nel 1949 ha portato a termine numerose missioni in ambito internazionale, come la cattura del nazista Adolf Eichmann nel 1960 e il rapimento dell’ex tecnico nucleare israeliano Mordechai Vanunu in Italia nel 1986.
L’ incalzante e intrigante ritmo degli eventi che la Vilasi narra nel libro, probabilmente raggiungerà e supererà la portata delle attese di molti lettori.
Il nostro giornale che per la cronaca si prodiga alla ricerca del nuovo e dell’attuale, ha chiesto e ottenuto dalla Sig.ra Antonella Vilasi durante la presentazione del suo libro, una breve intervista per porgere ai lettori soprattutto l’essenza di una ricerca su quelle segrete cose che difficilmente vengono portate all’esterno dai protagonisti e ancor meno si coniugano al femminile.
Sig.ra Antonella, la domanda sul Mossad che suscita più interesse è come sia stato possibile introdursi in un contesto così intrigato e intrigante per attingere, apparentemente senza difficoltà, ciò che quasi nessuno è riuscito ad ottenere.
In considerazione della completezza della sua indagine, malgrado le difficoltà dei percorsi che in genere si frappongono alla conoscenza della verità, detta un po’ alla Giovenale, come è riuscita ad indagare gli stessi “indagatori”?
Indagare sulle vicende per restituire un quadro completo non è un’impresa facile.
Pochi servizi segreti evocano un’aura di mistero e di temibile efficienza come quegli israeliani. Mi sono cimentata nella storia del Mossad come specialista della materia poiché sono anche Presidente dell’ UNI, ovvero del Centro Studi sull’Intelligence e credo anche di essere la prima donna ad aver pubblicato una trilogia su questi temi.
Si tratta, è vero, di argomenti di indubbia difficoltà che chiunque avrebbe incontrato e in special modo se coraggiosamente coniugati al femminile. La sua opera riconsidera alcuni episodi estemporanei apparsi sulla ribalta della storia di questo servizio segreto. In che modo riesce a tracciarne la sequenza nell’ arco temporale che più interessa all’ opinione pubblica?
Il mio lavoro ripercorre l’evoluzione del Mossad sin dalle sue origini legate a doppio filo – e non potrebbe essere altrimenti – con quello dello Stato di Israele.
La storia del Mossad, ossia dei servizi segreti, ha coperto di un’aura di mito le proprie imprese che sono state anche oggetto di romanzi e film di spionaggio. Il volume da me pubblicato ricostruisce la nascita di Israele nelle prime guerre con gli Stati vicini e lo sviluppo dell’intelligence israeliana che oltre al Mossad ha visto nascere anche lo Shabak “.
Proseguendo l’ intervista; apprendo che lo Shabac è un’agenzia il cui nome in ebraico significa “conoscenza”: denominazione che lascia immaginare l’impegno e la professionalità degli appartenenti a questo servizio.
Premettendo alla Sig.ra Antonella che solo una altrettanto professionale sensibilità, forse anche aiutata dalla tipica intuizione femminile, poteva riuscire a cogliere i vari aspetti di queste intrigate vicende internazionali, le chiedo quello che forse di più interessa ai nostri lettori.
In quale considerazione e in che misura il nostro Paese viene coinvolto dall’ attività svolta dal Mossad?
Il saggio passa in rassegna le grandi operazioni dell’intelligence israeliana con un fuoco speciale sull’Italia, come le operazioni condotte sotto gli auspici di Ada Sereni, all’indomani della seconda guerra mondiale fino ad arrivare alle recenti rivoluzioni arabe.
Non verrei però, che la laconicità delle mie risposte sembrasse nascondere un significato diverso da quello di non rivelare a chi ad esempio, legge un libro giallo, la sintesi della vicenda. Io vorrei invece, che fossero i lettori ad i immaginarsi, oltre quanto viene riportato nel mio libro, anche l’ avventura, le difficoltà e l’ impegno dedicato alle loro stesse ricostruzioni.