Il due novembre non è una data troppo triste, in fin dei conti. In alcuni casi è il giorno che ci ricorda di ricordare. Certo Pasolini non rischia l’estinzione nella memoria collettiva; grazie alla scomparsa relativamente recente, ma soprattutto grazie alla straordinarietà della figura pervasiva e geniale.
Non è il primo anno che il Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia e il Parco Letterari@ Pier Paolo Pasolini invitano a commemorare lo scrittore. Definizione ingenerosa questa; ma il genio sfugge alle definizioni, si sa. Pasolini disse la sua sul Palazzo, sul Paese, sulla storia e sull’arte tutta. Ricordare che disse la sua anche sul calcio può rendere l’idea della poliedricità di questa figura.
Quest’anno, gli organizzatori della manifestazione hanno scelto il cinema, in particolare. Una performance itinerante dedicata a Pasolini regista vedrà coinvolti performers somiglianti agli attori dei suoi film. Una quindicina di comparse e altrettanti partecipanti al laboratorio connesso all’evento, apriranno l’evento con uno spettacolo di teatro-danza. Ad onorare una delle abitudini pasoliniane, la volontà di coinvolgere ragazzi del luogo. Non erano tutti attori gli “accattoni”, non era attore Ettore di Mamma Roma: solo ragazzi dei luoghi che voleva portare sullo schermo.
Una passeggiata per il parco dedicato all’artista porterà i visitatori al luogo della sua morte, recuperato dopo anni di incuria e abbandono. Il degrado in cui versava il sito rendeva impossibile degni omaggi al personaggio. Oggi, grazie al lavoro dei volontari LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli – è possibile ricordare degnamente Pasolini sullo sfondo di un connubio perfetto di natura e cultura. Presenzierà l’evento anche Mario Rosati, lo scultore che ha realizzato la stele sul luogo della morte. I visitatori potranno contare anche sull’intervento di Silvio Perrella, studioso e amico di Pasolini.
Un’ottima occasione, dunque, per ricordare e approfondire. Le figure consegnate al mito, se da una parte si assicurano un posto saldo nella memoria collettiva, dall’altra rischiano di essere ricordate solo come immagini, come icone appunto. Soltanto leggendo Pasolini, vedendo i suoi film, incontrando chi lo conosceva si può rendere davvero giustizia alla sua figura. La conoscenza vera è il più autentico degli omaggi.