For Sale! E’ di oggi la notizia della volontà della giunta Marino di mettere all’asta i ‘gioielli’ di Roma per recuperare dell’enorme buco di bilancio già in essere per il 2014. E’ solo di pochi giorni fa la ‘quadratura’ per l’approvazione del bilancio comunale del 2013, che già ora la giunta Marino si trova a fare i conti per la ‘previsione del bilancio’ 2014, annunciato già in debito e per il quale non si potrà contare con ogni probabilità degli stanziamenti dello Stato. Una grana non da poco per Ignazio Marino e la sua giunta che, proprio per evitare di trovarsi con l’acqua alla gola inseguito, ha deciso sin da ora di affrontare il nodoso problema della previsione del bilancio per il 2014 e di portarlo entro la fine dell’anno in discussione al Consiglio dell’aula Giulio Cesare. Dato che le previsioni sono già in negativo e probabilmente sforeranno il miliardo di euro, la giunta ha deciso di mettere in vendita parte del patrimonio immobiliare del comune per un totale di 597 immobili. Si tratta di appartamenti residenziali e non residenziali, come negozi, uffici, ec, ubicati in pratica in ogni dove della città, dal centralissimo e storico quartiere di Trastevere a via Aurelia, dalla Borghesiana a Colle Oppio, dall’area della stazione Termini a San Giovanni. L’obiettivo è arrivare ad incassare dalla vendita un ‘gruzzoletto’ di 247 milioni che sarà inscritto tra le entrate della previsione di bilancio 2014. Una manovra politica resa necessaria non solo dall’esigenza di rientrare dai debiti del Comune, ma anche per valorizzare al meglio l’immenso patrimonio immobiliare di Roma. Ad oggi, infatti, dagli appartamenti e dagli immobili messi in affitto il Comune incassa una somma che, se confrontata con quella che la giunta si prefigge di ottenere per salvarsi all’indebitamento anche per il 2014, definire ‘irrisoria’ è solo un eufemismo: 2,5 milioni di euro l’anno. Le esigenze del bilancio hanno obbligato quindi la giunta a rivedere la realtà immobiliare di Roma e di metterne all’asta i ‘gioielli’. Una decisione che inevitabilmente farà discutere non solo gli ‘addetti’, ma anche gli stessi inquilini degli appartamenti che sono ora in vendita. A tal riguardo la linea politica che seguirà la giunta Marino è dare agli inquilini delle case messe in vendita diritto di prelazione, escludendo tuttavia dal mercato gli appartamenti di tutte quelle famiglie che per motivi di reddito non possono permettersi l’acquisto. Diverso è il caso degli immobili non residenziali che saranno, infatti, messi all’asta. Ma non tutti sono d’accordo con Marino, neppure all’interno della stessa maggioranza. Dal canto suo l’opposizione, qui rappresentata da Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini, ha dichiarato che farà il possibile per “impedire la svendita del patrimonio immobiliare di Roma”. In particolare Onorato non ha risparmiato di definire ‘folle’ l’iniziativa del sindaco, paragonata dallo stesso a quella di un ‘principe in decadenza’ “che non produce e giorno dopo giorno è costretto a vendere i beni di famiglia per tirare a campare”. Per Onorato la migliore soluzione per evitare alla Capitale il dissesto finanziario da una parte, e l’ottimale valorizzazione dei beni immobiliari dall’altra, è, come egli stesso afferma, “la creazione dell’Anagrafe pubblica del patrimonio immmobiliare: un elenco on line di tutti gli immobili del Comune con indirizzo, caratteristiche, canone ed eventuali morosità”. Il sospetto è infatti che il Sindaco Marino venda gli appartamenti a prezzi stracciati nella speranza di guadagnare di più.