“Ne sbarcano in continuazione, fuggiti dall’orrore dei loro Paesi. I bambini, orfani o meno, sono diventati il simbolo della tragedia che coinvolge tutti i migranti – dichiara Elisabetta Parise (nella foto), responsabile di “Formiche Giovani” -. Per i piccoli, la situazione è particolarmente dolorosa: sono completamente soli, senza punti di riferimento, lontani dai nuclei familiari e dalla loro rete parentale, costretti in strutture insufficienti: piangono in continuazione, in totale carenza di un adeguato supporto psicologico. Le associazioni stanno intervenendo con preziosi contributi. Grazie a loro si fanno avanti le prime famiglie disponibili all’affidamento. Ma – conclude la Parise – le Istituzioni che cosa stanno facendo per fronteggiare questa emergenza?”