Prossima settimana la Cometa Off mette in scena un testo del premio Siae 2012 Giovanni Franci. Matteo Diciannove Quattordici, un pezzo imperniato sulla storia d’amore tra due ragazzi e sulle vessazioni subite dagli stessi una volta scoperti dall’amico parroco. Alla regia Marianna Galloni, che collabora già da qualche anno con l’autore. «Non vuole essere l’ennesima denuncia della pedofilia degli ecclesiastici», assicura Franci. Il punto focale dell’opera è un altro. Franci e Galloni vogliono portare in scena un modo d’amare. L’innocenza del sentimento tra Luca e Matteo è ciò che davvero interessa autore e regista. Controcanto a tanta purezza sarà la malvagità dell’amico parroco che scopre la relazione tra i ragazzi.
Talvolta non serve urlare la denuncia, basta favorire l’empatia e il gioco è fatto: il pubblico condanna o assolve da solo. Matteo Diciannove Quattordici – come tutti gli oggetti poetici di per sé – non ha bisogno di grandi artifici retorici. La Galloni promette infatti un pezzo nudo, crudo. Scevro di fronzoli e diretto. Richiami letterari e cinematografici potrebbero essere rintracciati a iosa, ma sulla base di mere suggestioni. Solo la visione dello spettacolo potrà confermare o smentire la presenza di ogni citazione colta più o meno voluta.
Elisiana Fratocchi