ROMA – “Il Segretariato italiano dei Giovani Medici ha deciso che il 12 dicembre si svolgerà una protesta per chiedere di non essere costretti a un’emigrazione forzata”, dichiara il prof. Glauco Messina (nella foto), esperto di management sanitario e membro del think tank per la legge di stabilità formato dalla collaborazione tra Formiche Giovani, l’Istituto Europeo Terzo Millennio e Orrick. “Le speranze dei Giovani Medici sono legate al fatto che, alla Camera dei Deputati, il Governo non ponga il voto di fiducia sul testo esitato dal Senato e sia dunque possibile accogliere ulteriori proposte utili a scongiurare il rischio di vedere finanziati soltanto circa 2.000 contratti di formazione a fronte di circa 8.000 potenziali concorrenti di cui la sanità attuale ha urgente bisogno, per evitare anche ripercussioni sull’organizzazione delle attività assistenziali con sovraccarico lavorativo per gli specializzandi attualmente in corso. Il Segretariato e gli specializzandi – spiega il prof. Messina – chiedono, quindi, di riconfigurare il ricorso ad una corretta programmazione del fabbisogno di professionalità mediche da formare, l’adozione di politiche di sostegno all’accesso dei giovani medici al mondo del lavoro in modi e tempi che siano in linea con altre esperienze europee, puntando nel contempo a ridurre il precariato e l’eccessivo divario esistente tra la condizione dei neoassunti e delle fasce apicali della professione. Inoltre – aggiunge il prof. Messina -, i Giovani Medici chiedono che si apra una discussione sui sistemi di valutazione all’accesso alla professione che diventino, finalmente, trasparenti e meritocratici, e di ridefinire le modalità di selezione per la dirigenza medica e per il convenzionamento di medicina generale e la specialistica ambulatoriale. L’invito che i Giovani Medici fanno è rivolto a tutte le categorie sanitarie, ma con la speranza che tutti gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri d’Italia condividano lo spirito dell’iniziativa e – conclude il prof. Messina – sostengano le richieste dei manifestanti”.