E’ il Presepe Vivente di Corchiano, che torna anche quest’anno il 25, 26, 28 e 29 dicembre, e ancora l’1, 5 e 6 gennaio per un’edizione, la 44esima, che si annuncia ancora più ricca di soprese e di novità.
A rendere questo appuntamento uno degli eventi natalizi più attesi non solo della provincia di Viterbo, ma anche nell’intero Lazio e nelle regioni limitrofe, non è solo l’imponente scenografia, oppure i costumi che riprendono fedelmente i vestiti del tempo, o ancora gli effetti di scena a cui hanno contribuito due “mostri sacri” dello spettacolo italiano.
Davvero unica è anche la location nella quale viene messa in scena il Presepe da sette anni a questa parte, il “Monumento Naturale delle Forre” al quale si accede mediante un’imponente tagliata viaria di epoca etrusca scavata nel tufo. Le forre sono delle gole strette e profonde, incassate fra le rocce e incise da un corso d’acqua, tipiche di questo tratto del viterbese. E così, da una comoda tribuna installata all’interno di questo meraviglioso scenario naturale, si potranno rivivere i momenti salienti della Natività in un’atmosfera davvero magica. Il monumento naturale di Corchiano si trova lungo il Rio Fratta, un affluente del Tevere, all’interno di un’area ricca di bellezze naturalistiche e di importanti testimonianze del passato: cavernette preistoriche e protostoriche, tombe e vie cave falische, un ponte romano e un tratto della via Amerina; e ancora antiche mole e opere idrauliche falische, nonché una centrale idroelettrica che, in funzione fino ai primi anni Sessanta, rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale.
Per questa edizione, la location è stata ulteriormente abbellita insieme alla scenografia, ma le novità non si fermano qui: sarà infatti possibile degustare i prodotti tipici del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, un’organizzazione che promuove l’agricoltura biologica e diffonde le buone pratiche rurali e ambientali, mentre nel Borgo antico sarà possibile ammirare una mostra di presepi statici e partecipare alle visite guidate alle chiese del paese. Corchiano, infatti, è un centro di origini antichissime che con ogni probabilità affonda le sue radici nell’antica Fescennium, una delle città più importanti della civiltà Falisca che ha avuto notevoli affinità con la cultura etrusca. Appena fuori dal paese, in località Madonna del Soccorso, sono visibili diverse tombe del tipo rupestre risalenti al IV – III Secolo a.C., mentre di grande suggestione è la tagliata conosciuta come “la Cava di S. Egidio”, una profonda strada scavata nel tufo alta più di 10 metri che conserva sulle pareti due iscrizioni etrusche. Un passato glorioso, insomma, che riappare ad ogni angolo, e che farà da cornice naturale a uno dei Presepi Viventi più spettacolari di tutta Italia.