Ancora il dramma del tempo, la crisi di valori e lo smarrimento totale sulla scena. Elementi che Carlo Buccirosso preferisce trattare con un concentrato di spirito partenopeo. Il risultato è una lunga commedia incentrata sulle malefatte che talvolta appaiono la soluzione più naturale, la scorciatoia più efficace per affrontare un mondo privo di valori e certezze.
Ciò che premia maggiormente il lavoro è forse l’esecuzione magistrale degli attori. La scelta è ricaduta su veterani del palcoscenico e non solo. Personalità come Mario Porfito godono di un volto molto evocativo per il grande pubblico. E la maestria di Porfito e Buccirosso sembra costituire la spina dorsale dell’opera. Eccezionali anche Sergio D’Auria nel ruolo di un passionale fidanzato mosso da vizi e infedeltà, la Morea e Maria Del Monte.
L’opera sarà all’Eliseo durante tutte le feste, anche la sera del 31 con tanto di brindisi alla mezzanotte. Forse è la più adatta al periodo. Sotto Natale il pubblico è sempre pronto a recepire atmosfere allegre e casalinghe. Cosa c’è di più allegro e casalingo di una commedia tutta partenopea? Tanto più se, aperto il sipario, ci si trova immersi in un ambiente che ricorda De Filippo e le sue atmosfere. Complici le curate scenografie di Gilda Cerullo.
Elisiana Fratocchi