Quel giorno persero la vita 41 marinai britannici e cinque ufficiali che erano rimasti a bordo dell’incrociatore.
E’ deceduto ieri sera Geoffrey Smith, il Veterano Britannico che ogni anno presenziava alle celebrazione per gli anniversari dello Sbarco di Anzio. Il 22 gennaio del 1944, Geoffrey era su l’incrociatore Spartan e lottò, rischiando la sua giovane vita, per liberare il popolo italiano dall’occupazione nazi-fascista. Ci lascia così uno degli ultimi reduci dello Sbarco, che fino all’ultimo, nonostante le condizioni di salute cagionevoli, aveva fortemente voluto presenziare alle grandi celebrazioni per il 70° anniversario. Innamorato di Anzio Geoffrey, è stato il Grande Vecchio, colui che ha raccontato a tutti noi e ai giovani studenti, cosa successe quel giorno, una testimonianza toccante che ha fatto ocnoscere un drammatico periodo storico con gli occhi di un giovane che sopravvive all’inferno.
Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini ha dichiarato: “Geoffrey verrà ricordato come merita. Un grande uomo del ‘900 e durante le celebrazioni del 70° anniversario dello Sbarco esterneremo pubblicamente la nostra riconoscenza. Geoffrey Smith sarà ricordato dalla Città di Anzio e dal Reverendo Willie McCulloch, Ministro della Chiesa di Scozia di Saint Andrew’s di Roma, anche durante la cerimonia ufficiale, prevista alle ore 12.00 in Piazza Garibaldi, alla presenza di importanti autorità politiche, civili e militari.”
Storiche ed indelebile le sue dichiarazioni che ci rilasciò in un’intervista: “Ai miei nipoti che hanno l’età per andare in guerra direi: fermati! E partirei io al loro posto.” Afferma Geoff. “Abbiamo solo bisogno di pace, di tanta pace. Chi ha vissuto l’inferno non può che dire questo. Non può che difendere i propri cari, non può che ostacolare i giovani.”
di Vera Iafrate