Università Degli Studi Roma Tre. Il Dipartimento di Ingegneria di Via della Vasca Navale è ormai abbandonato al degrado: un’area adiacente al Dipartimento lasciata all’incuria permanente, deturpata e resa inagibile da cumuli di rifiuti. La zona da tempo era soggetta a vere e proprie invasioni di pseudomercati nelle mani di nomadi, che in modo del tutto illegale, occupavano queste aree per vendere articoli di dubbia provenienza. Quello che rimane sul luogo è una discarica a cielo aperto.
I passanti, specialmente gli studenti universitari, manifestano un profondo senso di indignazione: -«non è possibile!»- parla uno degli studenti- «Ogni mattina è sempre la stessa storia tra rifiuti abbandonati dai nomadi, che, come se non bastasse, elemosinano all’interno del nostro Dipartimento».
Continua il ragazzo con tono molto adirato : «vengono anche nei nostri bagni a provvedere alla loro igiene personale, addirittura facendosi la barba, lasciando i luoghi impraticabili. Non si può prendere neanche un caffé in pace perché i loro figli stazionano davanti alle macchinette, chiedendo le elemosina. Lavoro come barista per pagarmi le tasse universitarie e a volte non riesco a raggiungere la somma per saldare nemmeno una delle due rate, e credo che tutti questi miei sforzi, fatti da migliaia di studenti, debbano essere ricompensati con servizi più efficienti».
Gli studenti chiedono a gran voce un’assemblea per affrontare il problema “Rifiuti e Sicurezza”. Le tasse universitarie sono aumentate e la paura che possa sparire un computer o altro materiale di studio è diventata una preoccupazione frequente: «siamo costretti a portarci dietro le nostre cose anche durante la pausa pranzo», afferma una studentessa.
Un altro gruppo di studenti ha deciso, a fronte delle proteste, di informare direttamente il Rettore delle lamentele e dei disagi della zona. «Ci domandiamo come quest’area vicina al deposito Ama sia lasciata in balia del degrado»- continua un rappresentante universitario- «Le istituzioni non possono più chiudere gli occhi».
I ragazzi hanno come primo obiettivo di mettere per iscritto e indirizzare all’attuale Rettore, Mario Panizza, una denuncia della situazione in cui chiedono spiegazioni in merito, sperando di porre fine al forte disagio nel loro Dipartimento.
di Claudio Cocciatelli e Vanda Soriente