Si sono concluse le due giornate, tenutesi presso l’hotel NH Carpegna di Roma, volte alla presentazione del nuovo programma di formazione ErasmusPlus.
L’Unione Europea affronta il problema della disoccupazione giovanile attraverso la creazione e il finanziamento di questo nuovo Lifeloang Learing Programme: programma di apprendimento permanente. Se prima esistevano numerosi progetti, finanziati dall’Ue in maniera separata e che andavano dalla mobilità studentesca alla cooperazione internazionale, adesso tutti questi sono stati riuniti sotto un unico programma, chiamato appunto ErasmusPlus.
Ad aprire i lavori delle due giornate è stato Giacomo D’Arrigo, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, la quale si occupa di gestire l’evento durante le varie tappe italiane. Più di trecento partecipanti hanno assistito al convegno, con il fine di comprendere in pieno quello che l’ErasmusPlus apporterà durante i suoi primi sette anni di vita, avviati a gennaio 2014 per proseguire fino al 2020.
“Un primo evento che si pone all’interno di un calendario di iniziative e attività tese a facilitare l’accesso al Programma dei giovani under 30 e a dare loro la possibilità di fruire delle opportunità di mobilità utili ad acquisire competenze e conoscenze spendibili nel corso della vita, professionale e non” queste sono state le parole di apertura del Direttore D’Arrigo.
Mobilità, cooperazione e politiche per riformare. Queste sono le tre keys sulle quali l’ErasmusPlus baserà tutte le sue forze, economiche e mentali, in un momento in cui nell’Ue quasi sei milioni di giovani sono disoccupati: cifra che, in alcuni Paesi, è rappresentata da una percentuale superiore al 50%. Nello stesso tempo si registrano oltre due milioni di posti vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste.
ErasmusPlus affronterà questo deficit fornendo opportunità di studio, di esperienze lavorative all’estero e di volontariato a studenti, tirocinanti, insegnanti e contribuendo, a livello economico, con un bilancio di 14,7 miliardi per il periodo 2014 – 2020: il 40% in più dei livelli attuali.
I destinatari dei finanziamenti non saranno più, come prima, solamente università e istituti di formazione, bensì anche le cosiddette “alleanze di conoscenza” derivanti dalle unioni tra tutto il mondo dell’istruzione superiore e le imprese.
Nuovo protagonista sarà anche lo sport, a favore del quale l’ErasmusPlus destinerà finanziamenti volti a sostenere il lato amatoriale e a promuovere l’inclusione sociale, la parità di genere e l’attività fisica per tutti.
Le prossime tappe italiane del Seminario Nazionale di formazione sul nuovo Programma Erasmus+, saranno: 25/26 marzo Messina; 15/16 aprile Ascoli; 13/14 maggio Torino; 25/26 giugno Cagliari alle quali è possibile iscriversi sul sito www.agenziagiovani.it.
Ilaria Francesca Petta