Una strada, via Giannetto Valli, chiusa al traffico veicolare da almeno un decennio perché soggetta a continue voragini. A viale Prospero Colonna i muri si spaccano e compare misteriosamente acqua nei cortili dei palazzi. Sono gli effetti di un dissesto idrogeologico da manuale. Un quartiere che nonostante i 10 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente nel 2010 per fronteggiare il dissesto, non è ancora stato messo in sicurezza.
Da tempo infatti i cittadini del quartiere denunciano frane, voragini, corsi d’acqua sotterranei che attraversano abitazioni e plessi scolastici. Problematiche che mettono a dura prova i residenti costretti quotidianamente a combattere con cedimenti del manto stradale e l’apprensione per un pericolo costante e concreto.
«Nuovamente assistiamo all’apertura di una voragine che già aveva coinvolto Villa Bonelli e Portuense in passato, prima il fenomeno aveva riguardato Via Fuggetta poi via Portuense ed ora via Maroncelli. Ci chiediamo se le istituzioni, prima fra tutte il Municipio, si rendano conto della situazione in cui versano le strade e il sottosuolo della zona. Chiediamo con forza e vigore uno studio approfondito sulla situazione stradale di Villa Bonelli – Portuense perché è qui maggiormente che si manifesta il disagio», è quanto dichiarano in una nota Marco Campitelli e Daniele Catalano esponenti del comitato DifendiAmo Roma.
«In particolare esiste la questione Acea e delle perdite di acqua che continuano a corrodere il sottosuolo di questo territorio. Siamo a due passi da Via Giannetto Valli, dove il sottosuolo in passato era adibito a cave di tufo e che si trova a rappresentare un’arteria chiusa da anni al traffico veicolare. Non è l’unica questione che riguarda il nostro Municipio, a Via Arzana da dopo l’estate esiste una voragine che sta mettendo a dura prova la pazienza dei residenti. Adesso immaginiamo cosa accadrà a Villa Bonelli, che ha già vissuto una prolungata cantierizzazione e che ha fatto vivere mesi d’inferno ai residenti e ai cittadini che frequentano la scuola e la Villa», conclude la nota dei due esponenti di DifendiAmo Roma.
di Fabio Galli