La Fondazione François Pinault, nelle due prestigiose sedi museali di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, a partire dal 13 aprile 2014 presentera’ tre nuove rassegne: L’illusione della Luce; Irving Penn,Resonance, ed un progetto specifico affidato al noto artista post-concettuale americano Wade Guyton.
La mostra “L’illusione della luce”, curata da Caroline Bourgeois, raccoglie circa una quarantina opere della Collezione Pinault, ed andrà ad occupare l’atrio ed il primo piano di Palazzo Grassi, proponendosi di esplorare i valori fisici, estetici, simbolici, filosofici, politici legati a una delle realtà essenziali dell’esperienza umana, la luce, che sin dal Rinascimento costituisce anche una dimensione fondamentale dell’arte.
Luce come chiarore, capace di trasformare l’invisibile in visibile. Luce rivelatrice che ci conduce oltre ciò che vediamo. Articolata tra questi estremi, l’esposizione mette in scena, attraverso le opere di diciotto artisti dagli anni ‘70 ad oggi, la profonda ambivalenza della luce. Il visitatore è invitato a compiere un percorso di scoperta, addentrandosi nella moltitudine di sinonimi del verbo “illuminare”: accendere, analizzare, animare, brillare, chiarire, decifrare, demistificare, svelare, educare. Circa una ventina gli artisti presentati in mostra: Eija-Lisa Ahtila, Troy Brauntuch, Marcel Broodthaers, David Claerbout, Bruce Conner, Latifa Echakhch, Dan Flavin, Vydya Gastaldon, General Idea, Gilbert & Geroge, Robert Irwin, Bertrand Lavier, Julio Le Parc, Antoni Muntadas, Philippe Parreno, Sturtevant, Claire Tabouret, Danh Vo, Doug Wheeler e Robert Whitman.
L’esposizione “Irving Penn, Resonance” curata da Pierre Apraxine e Mattieu Humery, presenta 130 fotografie della collezione Pinault – dalla fine degli anni ’40 sino alla metà degli anni ’80, ed andrà invece,ad occupare il secondo piano di Palazzo Grassi; e resterà aperta al pubblico sino al 21 dicembre 2014 . Si tratta della prima grande mostra in Italia dedicata al grande maestro della fotografia statunitense, scomparso nel 2009, e mai realizzata prima in Italia.
A Punta della Dogana invece, distribuita in tutto lo spazio del Cubo, potremo ammirare l’installazione dell’americano Wade Guyton, che dopo Zeng Fanzhi nel maggio 2013, è il secondo artista chiamato ed invitato ad ideare un progetto per questo luogo.
Nelle altre sale di Punta della Dogana continuerà la Mostra “Prima Materia” che rimarrà aperta al pubblico sino al 31 dicembre 2014, mentre nel Teatrino adiacente a Palazzo Grassi, restaurato da Tadao Ando, proseguirà il ricco calendario di eventi, conferenze , letture ed incontri con gli artisti.
Per ulteriori informazioni: www.palazzograssi.it; http://www.palazzograssi.it/it/museo/punta-della-dogana
di Daniela Paties Montagner