Città del Messico, 21 aprile ’14, una gran folla si mette in fila per dare il proprio saluto ad uomo, uno scrittore, che della semplicita’ ha fatto un esempio di vita. La commemorazione sarà celebrata il 22 aprile ’14, ma tutti vogliono dare l’ ultimo saluto al maestro, a colui che ha detto ” La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.
Personaggio timido, schivo, totalmente contrario alla strumentazione di qualsiasi notorietà, Gabriel Garcia Marquez racconta del suo amato popolo sudamericano che, ricambiandone l’affetto, lo soprannomina “ Gabo”. Per quanto le sue opere siano apprezzate in tutto il mondo, e nel 1982 venga premiato con il nobel per la letteratura, egli rimarrà, fino alla morte, coerente con se stesso e con la semplicità del suo animo.
Alla moglie Mercedes Barcha e i due figli Gonzalo e Rodrigo, si sono uniti centinaia di fan e anche le massime autorità dei due paesi legati indissolubilmente alla vita dello scrittore, Messico e Colombia, con i presidenti Enrique Pena Nieto e Juan Manuel Santos che, visibilmente commossi accanto all’ urna cineraria, hanno chiesto, a fine funzione, un minuto di silenzio, seguito da scroscianti applausi. A testimonianza dell’amore che” Gabo” , in tutta la sua vita; si era conquistato.
Le ceneri rimarranno una parte a Citta’ del Messico , ove e’ vissuto per 30 anni, e una parte andranno a Bogotá, per un’altra commemorazione funeraria pubblica che avverrà il 23 aprile ’14, nella cattedrale. Anche qui, le previsioni sono di una partecipazione straordinaria tipica del cuore latino, che vuol dare un caloroso abbraccio ad uno dei suoi figli migliori, meritevole di un posto di tutto rispetto nella storia del mondo.
Se una lettura non ci arrichisce e’ come una notte senza stelle; e, fra le tante sue frasi, ne ricordo una a me molto cara “La memoria del cuore elimina i cattivi ricordi e magnifica quelli buoni; grazie a questo artificio, siamo in grado di superare il passato”.
Una vita, tante emozioni. Grazie “Gabo”.
Francesca Palumbo.