La missione rinascimentale, che vedeva, in Europa, la fine del Medioevo e della sua concezione dell’uomo totalmente sottomesso al volere di Dio per porre invece al centro dell’attenzione l’individuo e il suo arricchimento culturale, è ciò che si propone di proseguire la Fondazione Ducci.
Nata nel 2000 per iniziativa di Paolo Ducci, la Fondazione è impegnata in vari campi: da quello economico a quello culturale e scientifico, ma la promozione artistica rimane il suo cavallo di battaglia. E per quest’anno la Fondazione Ducci di manifestazioni artistiche ne ha da proporre: queste saranno tutte raccolte nel neonato progetto chiamato ArtInFondazione, curato da Claudio Strinati. La rassegna di questa prima edizione ha come leitmotiv il Contemporaneo europeo dal 2000 al 2010 e raccoglierà sei esposizioni di sei diversi artisti. Le prime tre copriranno il periodo da aprile a giugno per poi essere seguite, dopo una breve pausa estiva, dalle tre seguenti. Ciò che contraddistingue la Fondazione Ducci è l’importanza data alla promozione del dialogo e al confronto aperto tra le varie Comunità culturali e scientifiche europee, ma anche tra quelle extra continentali. Non a caso infatti due dei primi tre artisti che andranno a esibire le loro opere presso il Palazzo Cisterna, in via Giulia a Roma, sede centrale della Fondazione Ducci, provengono rispettivamente dalla Finlandia e dall’Austria. A inaugurare ArtInFondazione sarà infatti il pittore e scultore finlandese Hannu Palosuo. Classe 1966, Palosuo si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza e l’Accademia delle Belle Arti: da questo momento il destino dell’artista è ormai segnato. Riconosciuto oramai a livello internazionale, le sue opere sono esposte nel Museo Zorrilla di Montevideo, nel Pabellón de la Bellas Artes a Buenos Aires, a Madrid e a Monaco, l’artista finlandese è considerato il poeta della figurazione. Da oggetti raffiguranti elementi della vita quotidiana, prendono vita sentimenti, sensazioni e ricordi, i quali porteranno alla sparizione degli oggetti stessi: dalla pura oggettività, dunque, si passa al trionfo della soggettiva intimità.
La mostra del pittore finlandese avrà inizio mercoledì 30 aprile per poi cedere il posto, il 21 maggio, alla fotografa italianaMarinella Paolini, premiata nel 2010 ad Abu Dhabi dalla Fondazione Eccellenze Italiane. A concludere il primo round, che precede la pausa estiva, della rassegna sarà l’austriaco Herman Nitsch, uno dei maggiori esponenti dell’Azionismo viennese, ovvero una corrente artistica volta alla raffigurazione di immagini di matrice psicologistica e autolesionistica. Un eccentrico alchimista dell’arte dunque Nitsch, che unisce teatro, musica e architettura e che, il 17 giugno, metterà in scena presso il Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica una composizione musicale volta a presentare la sua opera, che invece verrà esposta il seguente 18 giugno sempre al Palazzo Cisterna. A questo punto non resta che assistere per credere e per accedere a quello che la nuova cultura del nostro Vecchio Continente ha ancora da esprimere.
di Ilaria Petta