“Bangladesh: un mondo da conoscere a km 0” è il titolo che questa volta è stato dato per il XIII incontro cofinanziato dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con IDOS, dedicato alla comunità del Bangladesh.
Il 12 maggio, si è svolto il XIII INCONTRO dedicato ad una delle comunità più numerose della città di Roma, quella del Bangladesh. Conoscere, dialogare, progettare e divertirsi attraverso arte e spettacolo, sono le basi del progetto INCONTRO che si sta svolgendo in tutta Italia sulle diverse comunità presenti nel territorio italiano. Lo scopo, come sempre, in questi convegni è dare la possibilità di conoscerci, tra italiani e i migranti, attraverso dati statistici, approfondimenti storico-culturali, performance artistiche e tavole rotonde istituzionali, ma anche dei rappresentanti delle comunità stesse.
Gli organizzatori hanno compreso bene il significato del dialogo interculturale e hanno saputo dare spazio di esprimersi ai migranti che spesso non hanno la possibilità di farlo in altre situazioni istituzionali. Un lavoro di organizzazione lungo e complesso che ha coinvolto nel suo percorso tantissime persone, oltre ai responsabili dei vari Ministeri e di IDOS, che “dietro le quinte” sono riusciti a fare un lavoro di mediatori tra le Istituzioni e le varie comunità.
Molte sono le associazioni che hanno partecipato ieri alla tavola rotonda, come altrettanto numeroso e variegato era il pubblico in sala: bengalesi (definiti anche bangladesi), italiani, giornalisti, studiosi, medici, lavoratori di altri settori, tutti interessati a conoscere una comunità che convive nella nostra città da 20-25 anni circa.
L’evento, come di routine, inizia sempre con la presentazione del Portale Immigrazione Migranti online, strumento molto utile a chiunque abbia bisogno di fonti attendibili per studio, lavoro o semplice curiosità. Subito dopo la Dott.essa Giacomello, di Italia Lavoro Spa, ha esposto con chiarezza dati statistici della comunità a livello nazionale.
Dopo interventi di tipo istituzionale e statistico, c’è stato un percorso introduttivo riguardante la cultura bengalese, dalla Storia del Paese all’attualità nel mondo della migrazione, da una studiosa del settore, Katiuscia Carnà, mediatrice culturale e vice-presidente dell’Associazione Villaggio Esquilino Onlus.
Roma viene definita la quarta capitale del Bangladesh, dopo Dhaka (la Capitale), Kolkata e Londra. Infatti Roma attualmente accoglie circa 26.599 migranti bengalesi, 29 mila in tutto il Lazio. In particolare la zona di Torpignattara risulta popolata da 5 mila cittadini, tanto che viene definita dalla comunità stessa “Bangla Town”, ovvero “città bengalese o bangladese”. La maggior parte di loro sono imprenditori di attività commerciali come alimentari, call center, internet point, ecc..
Se un primo momento la migrazione dal Bangladesh era prettamente maschile, oggi grazie alla loro stabilità economica molti di loro sono riusciti a fare i ricongiungimenti familiari, tanto che la percentuale delle donne è aumentata moltissimo negli ultimi anni.
Diversi sono i problemi che accomunano i cittadini residenti in Italia con permesso di soggiorno a breve o lunga durata, sottolineati alla successiva tavola rotonda, dopo un intervento in lingua bengali, tradotto in italiano, dell’Ambasciatore del Bangladesh in Italia. Infatti, molti hanno evidenziato la difficoltà di convalidare i propri certificati di Laurea o Master ottenuti nel proprio Paese e l’impossibilità, per la maggior parte di loro, di seguire corsi di italiano per stranieri, perché spesso lavorano tutto il giorno nelle loro attività commerciali o in altri ambiti.
L’anello più debole in questa situazione di “non conoscenza” della lingua italiana sono le donne, le quali avendo una proprietà di linguaggio spesso quasi inesistente non riescono a conoscere la città, la cultura e quindi ad integrarsi. Per la maggior parte di loro la vita rimane limitata al ruolo di moglie e madre.
La prima tavola rotonda, per motivi organizzativi, è stata anticipata da un intervento dell’Assessore Regionale delle Pari Opportunità, Rita Cutini, che ha parlato di integrazione direttamente alla comunità, definendo i suoi impegni presenti e futuri.
La seconda tavola è stata dedicata ai rappresentanti Istituzionali del Ministero del Lavoro, delle Politiche Sociali e degli Interni, il tutto condotto da Luca Di Sciullo, responsabile della redazione IDOS. Molti sono gli impegni presenti e futuri che le Istituzioni hanno in cantiere per avere un futuro di integrazione e di mediazione culturale per una convivenza tra varie culture.
A rendere piacere l’incontro sono state le performance di una duetto di musicisti, Shanti, e quello di un gruppo di danza, Nupur Shongoton.
Alla fine dell’incontro ogni partecipante ha potuto portare con sé un piatto tipico del Bangladesh, da consumare piacevolmente a casa.