Il leader pentastellato, dopo l’incontro con il capo del partito ultranazionalista Nigel Farage, difende il politico britannico euroscettico e lo United Kingdom Independence party, sottolineando che esistono tra loro molti punti in comune.
Il comico genovese, in silenzio da alcuni giorni, ieri ha dichiarato al quotidiano inglese Telegraph: “Nigel Farage non è come viene descritto, così come io non sono il fascista e il nazista descritto dai giornali italiani. Vuole semplicemente controllare i flussi migratori in Europa così come lo vogliamo noi. Nigel ha senso dell’umorismo, non è un razzista. Farage ha scelto di non stringere alleanze con la Lega Nord e il Front National di Marine Le Pen. A differenza dei leader verdi e liberali, che hanno entrambi urlato per la guerra in Libia quando Hermann Van Rompuy ha visitato il parlamento a dicembre 2012, il suo partito ha avuto una opposizione coerente e di principio alle guerre imperialistiche straniere e contrario alla Gran Bretagna come cagnolino della politica estera aggressiva dell’UE o degli Stati Uniti. L’Ukip infatti è un’organizzazione democratica, con delle procedure decise dai suoi membri, che ha sempre dimostrato intenti pacifisti. Si è opposta all’intervento militare dell’UE e del Regno Unito in Iraq, Afghanistan e Siria. Nessuna forma di razzismo, sessismo o xenofobia è tollerata. Nessuno che sia mai stato membro di un partito di estrema destra può unirsi a Ukip. Questo è scritto nella costituzione del partito. La costituzione del partito è stata modificata in modo che i membri del partito e i deputati che infrangono la legge o mettono in imbarazzo il partito possono essere espulsi. Come ad esempio, è successo a Nikki Sinclaire, espulso dall’Ukip dopo essere stato sorpreso nell’appropriazione indebita di denaro. In ogni caso, anche se il partito mostrasse qualche deriva, Nigel Farage è il leader del partito Ukip, ma non decide la politica Ukip. Questa è una questione dei membri del partito e del Consiglio Direttivo Nazionale. Per quanto riguarda la sua vita privata, Farage ha lavorato come broker al London Metal Exchange, non è mai stato un banchiere e non ha nulla a che fare con le banche o servizi finanziari”.
Grillo comunque al termine dell’intervista precisa che ancora non esiste alcun accordo con Farage, sottolineando però che un’intesa con qualche altra formazione politica sarà necessaria :“Con 17 parlamentari se formi un gruppo autonomo, sei tagliato fuori”.
Ernesto De Benedictis