Trento – Ieri, Pier Carlo Padoan, all’inizio del suo discorso al Festival dell’Economia di Trento, ha detto: “Io non sono a favore di una diminuzione dell’età pensionabile, ma di un graduale aumento. Mi chiedo cosa succederà in Germania dove sono andati nella direzione opposta”. Precisando immediatamente: “Ma non in Italia dove l’età pensionabile è già indicizzata alle aspettative di vita e quindi non va aumentata. Io non sono d’accordo in merito agli interventi riguardanti la staffetta generazionale fatti da alcuni specifici paesi per abbassare l’età pensionabile”.
Quindi, il ministro dell’Economia ha continuato la conferenza, soffermandosi principalmente sul tema delle riforme, dichiarando: “Se un paese realizza le riforme strutturali, gli dovrebbe essere riconosciuto un differente profilo di bilancio. Lunedì sono attese le raccomandazioni Ue. E in merito ai rapporti in Europa e nei confronti degli altri paesi come la Germania: Il compito dell’Italia è essere seria e credibile. In Europa bisogna cancellare l’idea che chi chiede delle modifiche non fa i compiti a casa. La fiducia in Europa è insufficiente e i Governi devono lavorare in questo senso sul tema del patto di stabilità. Le previsioni di crescita e di finanza pubblica su cui la Commissione europea produce le proprie raccomandazioni sono diverse dal punto di vista metodologico dalle cifre del governo. Mi aspetto delle diversità di opinione, come è nella normale dialettica. Le raccomandazioni della Commissione europea riguardano soprattutto le riforme strutturali e spero che si riconosca uno sforzo molto importante e di conseguenza un miglioramento permanente della performance dell’economia. L’Europa ha affrontato la crisi mettendo in agenda, dal 2007, il consolidamento fiscale, il riacquisto di competitività nei paesi periferici e la riforma bancaria ma manca ancora in agenda la crescita e l’occupazione. Per adesso non cambiamo le nostre previsioni di crescita. vedendo le stime dell’Istat. Il governo prevede per il 2014 un pil in crescita dello 0,8%. Il vero dramma dell’economia italiana è la dinamica calante della produttività. Una crescita della produttività associata a un abbattimento più deciso del cuneo fiscale ci permetterebbe di saltare su un sentiero più elevato di crescita”.
Al termine del Festival, il ministro intervistato da Radio 24 sulla questione della corruzione all’interno dell’ Expo ha risposto: “Bisogna combattere ogni forma di corruzione e fare in modo che i contratti siano rispettati da entrambe le parti. Questa è la vera sfida per l’Expo. A livello internazionale emerge un enorme interesse per l’Italia e per l’Expo. Il problema fondamentale è dimostrare che il Paese è capace di gestire in modo trasparente e efficiente l’evento”.
Ernesto De Benedictis