Con l’ultima tappa la Gemona del Friuli – Trieste, si è concluso ieri il Giro d’Italia 2014, con parecchie emozioni e molte conferme per il futuro, grazie ai giovani protagonisti della corsa rosa che saranno i principali favoriti dei prossimi anni. Il giro d’italia ha una lunga tradizione, e la sua nascita venne formalizzata con un annuncio sulla Gazzetta dello Sport il 24 agosto del 1908, con l’intento di organizzare “una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale”.
Primo fra tutti spicca, il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas, vincitore del 97esimo Giro d’Italia. Quintana, capitano della Movistar , classe 1990, ha conquistato la Maglia Rosa già nella 16a tappa e non l’ha mai più lasciata. Poi c’e’ il grande Fabio Aru, orgoglio azzuro. Il giovane sardo che lo scorso anno ha fatto da gregario a Vincenzo Nibali, e che quest’anno dopo gli incidenti di Michele Scarponi è diventato il capitano dell’Astana.Un altro nome di spicco fra i giovani e quello di Rafal Majka, che ha corso per la Tinkoff Saxo e che si è distinto già dallo scorso anno come miglior giovane dietro Carlos Betancur e che quest’anno ha indossato la maglia bianca cedendola poi solo a Quintana e venendo superato da Aru.
La 21° tappa finale del giro, prevedeva 172 km, con partenza alle 12.35 da Gemona del Friuli, che nel 1976 fu devastata dai terremoti del 6 maggio (quasi 400 morti) e del 15 settembre, che provocarono il crollo di una parte del duomo, del castello e di moltissimi edifici. Medaglia d’oro al Merito Civile per l’impegno e sacrificio col quale ha affrontato la difficile oper di ricostruzione «. […] Splendido esempio di valore civico e d’alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta».
Poco dopo la partenza da Gemona, passando per Passo di Monte Croce, attraverso Cividale del Friuli e Redipuglia per giungere poi a Trieste , dove si è conclusa la corsa con 8 giri di circuito cittadino di 7,2km . e poi la grande festa . Luka Mezgec si è aggiudicato la 21a ed ultima frazione del Giro d’Italia 2014, e il Condor ha festeggiato la maglia rosa sollevando il “Trofeo Senza Fine”, pezzo unico assegnato dal 2000 al vincitore , dal peso 9,5 chilogrammi, 53 centimetri di altezza , in rame placcato oro 18 carati.
«Sono molto contento: adesso posso finalmente dire di aver vinto il Giro d’Italia. Devo ringraziare tutti i miei compagni per il grande lavoro che hanno fatto da Belfast a oggi. Ora posso esultare: è terminata questa corsa splendida, ringrazio tutti», cosi ha dichiarato il vincitore del 97esimo Giro d’Italia, Nairo Quitana.
per ulteriori info: www.ilgiroditalia.it; www.gazzetta/giroditatalia/2014/it
di Daniela Paties Montagner