Un articolo di Marco Tosarello
Con lo slogan <Adesso fuori i diritti> si è aperta la ventesima edizione del Gay Pride per le vie del centro di Roma, con partenza da Piazza della Repubblica ed arrivo ai Fori Imperiali. In testa al corteo per la prima volta il sindaco Marino che, insieme ad alcuni presidenti di municipio, ha voluto dare il via alla sfilata per i diritti omosessuali. Marino è il secondo sindaco a partecipare alla manifestazione arcobaleno dopo Francesco Rutelli nel lontano 1994.
<Stessi diritti per tutti e l’amore sopra ogni cosa> le parole del sindaco Marino che ha aggiunto <bisogna fare una legge a livello nazionale, è una vergogna che l’Italia non abbia dato gli stessi diritti per tutti i cittadini>.
Quest’anno anche Nichi Vendola è sceso in campo nei giorni scorsi con più visibilità e partecipazione avendo prestato il suo volto per il manifesto del Pride insieme al suo compagno.
Quindici carri, venticinque associazioni, palloncini, bandiere, striscioni, musica, sloga, tanti ragazzi a piedi e tante famiglie hanno testimoniato i diritti della comunità omosessuale, in un clima sempre gioioso e condiviso da tutti i presenti, compresi tanti turisti che hanno immortalato con le foto il passaggio dei tantissimi protagonisti.
Tra i carri più singolari quello dell’Associazione Nazionale ANDDOS che, rievocando una coreografia degli Antenati, recitava con uno striscione: <esistiamo da sempre…fatevene una ragione> , mentre il presidente Mario Marco Canale con tutti i protagonisti del carro lanciava simbolicamente profilattici per ricordare l’importanza della prevenzione verso le malattie sessualmente trasmissibili.