«La spiaggia è di tutti. Stiamo aprendo i varchi per l’accesso al mare. Al via l’abbattimento del muro di Ostia», ha scritto su Twitter il sindaco della Capitale Ignazio Marino mentre venivano aperti i varchi di accesso nei pressi dello stabilimento Elmi e Battistini.
I bagnanti incuriositi domandavano: «Ma allora, adesso la spiaggia è libera?», forse, trascurando che la legge Finanziaria del 2007, art. 1, c. 251, fa chiarezza in merito al diritto di accesso e prevede: “È fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione anche al fine della balneazione”.
I varchi di accesso al mare ad Ostia fissati dall’Autorità Marittima, abusivamente chiusi, sono in totale 12. L’Amministrazione capitolina si è fermamente impegnata per la loro totale apertura.
I Verdi sottolineano che abusi e licenze dubbie riguardano oltre 500mila metri quadrati di stabilimenti in concessione, una superficie equivalente a 660 appartamenti realizzati in spiaggia. Quello che fino al 23 luglio veniva contestato era l’immobilismo delle istituzioni romane: a Municipio e Campidoglio i Verdi chiedevano e chiedono la rimodulazione delle concessioni marittime, l’anticipazione al 2015 della messa a bando delle stesse e una nuova disciplina del Piano utilizzo degli arenili per riequilibrare la percentuale di spiagge libere.
«Oggi è una giornata storica per il nostro territorio – ha commentato il presidente del X Municipio Andrea Tassone – Dopo 24 anni torniamo a restituire un diritto ai cittadini, la libera e gratuita accessibilità del mare di Roma».
di Fabio Galli