Apre i battenti oggi pomeriggio alle 16 – presso lo Spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo, Hotel Excelsior (Lido di Venezia) – Sotto casa di Federico, la mostra che Roberto Di Costanzo ha dedicato a Federico Fellini e alla sua Roma. L’artista ha conquistato questo spazio nell’ambito della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2014). Curatrice Francesca Barbi Marinetti e ideatrice Tina Vannini, l’esposizione ha potuto contare sul patrocinio della Fondazione Ente dello Spettacolo, del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, della maison Pierre Cardin e delle Editions Nomades.
Omaggiare Fellini attraverso il lavoro di Roberto Di Costanzo è la sintesi dell’ambizioso progetto che prende vita nel maggio del 2014, nella cornice del vegetariano Il Margutta RistorArte di Claudio e Tina Vannini, in via Margutta, a Roma. La mostra “Sotto casa di Federico” è stata curata da Francesca Barbi Marinetti e ideata da Tina Vannini. Il progetto era da tempo nelle intenzioni della Vannini, visto anche il legame personale del marito Claudio con il regista. Negli anni Ottanta il regista era un assiduo frequentatore del vegetariano romano di via Margutta e molti sono gli aneddoti che ne attestano la presenza. Fellini abitava infatti l’abitazione accanto. Quale passante incrociando via Margutta non si affaccia al 110? Così… per il gusto di sentire il mito più vicino.
«Poterlo omaggiare con la formula del disegno è un’emozione grande – dichiara l’artista Roberto Di Costanzo – visto il particolare legame del regista con quest’arte. I suoi personaggi erano idee su tovaglie spiegazzate, carteggi e caricature. A tutto questo si aggiunge la magia di Venezia da sempre autonoma, coraggiosa e progressista nel costume, nella politica e nell’arte. Un convivio che mi onora”.
In effetti, il disegno per Fellini era strumento prediletto d’indagine e consolazione. Di Costanzo lo ricorda con altri disegni che richiamano la sua Roma. L’artista insegue i momenti del regista con raffinata attenzione. Lo appaga la bellezza onirica, lo irretisce la denuncia affabulata e giocosa. La sua punta di china passa leggera sui luoghi di Fellini e non si risparmia sulle citazioni. Ad ispirarlo, infatti, anche prediletti luoghi dai seguaci illustri del maestro: citazioni sorrentiniane non sono affatto eluse dall’emozionante raccolta.
Elisiana Fratocchi