Allarme bomba, poi rivelatosi infondato, su un aereo della compagnia libenese Mea diretto a Beirut e partito da Ginevra. A far scattare l’allarme un bagaglio non attribuibile a nessun passeggero. Per questo motivo è partita la misura di emergenza proprio quando il mezzo era nei cieli italiani. L’aereo è così stato affiancato da due caccia militari e costretto ad atterrare all’aeroporto di Fiumicino. Nel corso delle operazioni, il rumore dei caccia è stato avvertito come un boato in alcune zone della Capitale. I due Euroflighter infatti hanno superato il muro del suono a bassa quota per intercettare il volo MEA214. Una volta sulla pista dello scalo romano sono scattati i controlli. Sul posto squadre di artificieri, vigili del fuoco e polizia. Attivato anche il servizio di elisoccorso da parte dell’Ares 118. Elitaliana ha inviato all’aeroporto internazionale Pegaso 44 di base a Latina perché gli altri due aeromobili, quello di Roma e quello di Viterbo, al momento dell’allarme erano impegnati in missioni di soccorso per incidenti.