Domenica 5 ottobre, con ingresso gratuito dalle ore 9.30 alle 18.30, esordisce nell’area esterna di Explora,il Museo dei Bambini di Roma: ZIG ZAG – Filare, tessere, intrecciare attraverso l’Europa .E’ una giornata aperta a bambini e famiglie, alla divertente scoperta delle diverse tecniche del tessile: dalla tessitura vera e propria, alla lavorazione con il feltro e al lavoro a maglia. Tutti i bambini partecipanti prenderanno parte, con i loro lavori, ad un’unica opera collettiva d’arte tessile. Grazie infatti alla collaborazione di sei artisti internazionali – l’italiana Barbara Girardi, felt maker e docente, coordinatrice del Concorso Internazionale d’Arte Tessile Contemporanea Premio Valcellina Award, Antoine Peters, Samira Boon, Marina Toeters, Kalina Petkova e Boiana Minkovska – saranno attivi tutto il giorno, laboratori per bambini dai 3 ai 12 anni, alla scoperta dell’arte tessile, patrimonio culturale, che fa indissolubilmente parte della vita di tutti. Gli eventi della giornata sono con entrata e partecipazione gratuita, ma per alcuni laboratori è necessaria la prenotazione online, sempre gratuita, al sito zigzagproject.eu/it/roma-event/
Sarà poi possibile vedere in esposizione l’opera collettiva realizzata, insieme a una mostra fotografica che testimonierà le varie tappe europee del progetto. Saranno tre, infatti, gli eventi pubblici targati WEAVE! con il marchio ZIG ZAG: dopo Roma, in calendario c’è Amsterdam (Olanda), alla Stichting Waag Society e Sofia (Bulgaria), presso l’Associazione Art Land.
Nell’immaginario collettivo, l’arte tessile rimane tuttora una delle principali forme di espressione dell’ evoluzione della societa’ italiana da artigianale ad industriale. Far conoscere alle nuove generazioni questa realta’, serve a mantenere viva la memoria e a tramandare un qualcosa che nel tempo si sta perdendo.
La massificazione e la scelta di adoperare metodologie dove la forza lavoro non e’ fatta da uomini ma da macchine, porta, nella fattispecie, a voler tutelare le antiche tradizioni; e l’esigenza si traduce in momenti collettivi ed esposizioni con grande successo di pubblico. Insomma, nonni genitori e figlio, un piacere di condivisione come la trama di un buon tessuto, di un qualcosa di unico, fatto ricordando l’antico splendore del nostro artigianato proiettato verso il futuro. Francesca Palumbo