L’Ambasciata Indiana di Roma ha organizzato per questo importante giorno un momento di commemorazione per l’uomo che nella Storia ha incarnato il simbolo della non-violenza. Grazie a lui e al suo esempio, l’ONU ha dichiarato il 2 ottobre la “Giornata internazionale della non-violenza”.
A Roma, nel quartiere dell’Eur vi è una piazza interamente dedicata alla sua eccezionale figura.
E’ ben noto del resto che Gandhi nel suo tour europeo visitò l’Italia e dopo aver essersi recato a Milano, arrivò a Roma, dove conobbe Benito Mussolini e visitò anche il quartiere, oggi storico, della Garbatella.
In Piazza Gandhi, un monumento commemorativo fa onore al suo nome e proprio davanti al suo busto una platea di cittadini indiani, italiani e africani si è incontrata oggi per donare fiori e ghirlande.
Un’iscrizione su pietra lo ricorda:
Nella morte permane la vita, nella menzogna la verità, nella tenebra la luce (M. K. Gandhi)
L’Ambasciatore Srhi Basant K. Gupta e il Primo Segretario Mr. Amit Verma hanno introdotto l’incontro. Ad allietare il momento celebrativo un gruppo di donne italiane intona canti devozionali induisti, bhajan, in onore del Mahatma Gandhi.
A seguire, prima del rinfresco a base di cibo tipico indiano, due uomini indiani di religione sikh hanno fatto ascoltare alla platea inni sacri, kirtan, accompagnati dal suono dell’harmonium e del tabla.
L’Ambasciata ringrazia i suoi ospiti che hanno partecipato attivamente a questo incontro commemorativo.
Articolo di Katiuscia Carnà