I Kairos, una band rock cristiana, e non solo, anche un’espressione di vita quotidiana, suoneranno venerdì 17 ottobre, ore 21, a Vadue di Carolei, Cosenza. Avendo a disposizione la Musica, strumento e linguaggio che più li rappresenta, vogliono e credono, di evocare in tutti i cuori il sentimento dello “Spirito Santo”. La grande capacità di questo gruppo è di rimanere loro stessi, nei modi e nei gusti, pur affrontando un tema così delicato, come la spiritualità.
Kairos, viene dal greco e significa “momento giusto o opportuno” o “tempo di Dio”. La ragione per cui la band si descrive con questa parola è da ricercare nel tempo d’attesa di realizzazione del progetto e nel tempo in cui la musica lascia spazio a Dio. Il gruppo ha già esordito, riscuotendo un grande successo, il 7 ottobre a Domanico (CS) in onore dell’istallazione della statua della Madonna di Medjugorje nel parco Santa Maria a lei dedicata, accanto alla chiesa Santa Maria del Carmelo. Don Emilio Aspromonte, parroco della chiesa principale di Domanico, San Giovanni Battista, crede profondamente nella volontà di questi ragazzi.
La voce di Antonello Armieri, ha scosso il pubblico presente di un brivido inconsueto, accompagnato dai suoni della band composta da: Giuseppe di Nardo e Luigi Vizza alle chitarre, Davide Capitano al basso, Gabriele di Nardo alla batteria e Roberto Sasso alle tastiere. Sono musicisti di professione e ciò che li unisce profondamente in questo progetto è, oltre alla “devozione”, anche l’idea di sentirsi “strumento” di mediazione attraverso la Musica. Si sentono guidati essenzialmente da Dio verso il pubblico senza né braccia e né mente.
L’autore Antonello Armieri racconta attraverso i suoi testi un “viaggio” fatto di: ostacoli da superare, lotte, giorni bui e amari, panico, mali nel mondo che possono essere – canta lui- salvati da una grande forza, dalla luce. Capita di pensare che la vita sia finita e di non riuscire a trovare via d’uscita ma Dio “mostrerà la luce fuori da ogni pozzo profondo, dove mettere i piedi e come risalire”. Armieri afferma: «i nostri brani sono rivolti a tutti coloro che si fanno domande e credono di essere soli, a chi ama la musica perché è da sempre un linguaggio potente e gratuito per tutti i cuori».
La musica traduce esattamente la voce dell’autore: chiudendo gli occhi, ascoltandoli, la mente si unisce al cuore, e tutto diventa chiaro e autentico, anche il loro legame con Dio. Inviano ad ogni volto presente un nuovo inizio e lo fanno con dei suoni rock. La band ha lavorato duramente su tutti gli arrangiamenti dei brani. Alla domanda: «Perché fai parte dei Kairos?». Giuseppe di Nardo, il chitarrista, risponde: «Ne faccio parte perché sento, da sempre, che questa è la mia strada: mettere a disposizione di Dio le mie mani». Gabriele di Nardo, il batterista, aggiunge: «ho delle forti emozioni solo all’idea di poter richiamare, nella mente e nel cuore di qualcuno, il dubbio che forse c’è davvero qualcosa in cui sperare e credere». Il tastierista, Roberto Sasso: «sono Kairos perché nell’identificazione che ne abbiamo dato, ossia essere noi stessi, con tutte le nostre debolezze e i nostri difetti, mi ci ritrovo. Lui non giudica nessuno. Inoltre, penso e sono certo che la nostra Musica possa essere utile anche, e soprattutto, per chi è più “perso” di noi».
L’esibizione live comprende quattordici brani tra cui: La tua volontà, Mio Re, Toccami il cuore, Il soffio, Il pozzo, Grazie, Io confesso, Galilea, Dignitosa, Cuore Sacro, Cemento Armato, è uno strumento portatore di “frutti” musicali. Traspira la loro unione con Lui, come tralci nelle vite, come respiro che soffia dolcemente sui carboni ardenti.
Il loro primo lavoro discografico uscirà a breve. Avremo l’occasione di ascoltarli a Roma, in una delle loro tappe del tour. Per ulteriori informazioni, consultare la loro pagina facebook: Kairos, il soffio.
di Donatella De Stefano