Se si pensa che prima del Bayern la Roma aveva una media del 2,22 gol messi a segno a partita, ora negli ultimi 180 minuti è andata in rete solo con un gol di testa di Gervinho un pò sorprende. E’ la prima volta che resta all’asciutto, sono segnali di crisetta? Vedremo.Il problema è di diventare più cinici, cattivi e concretizzare. Garcia ci lavora da tanto con sessioni di allenamento finalizzate a quest’obiettivo. Intanto quello dello scudetto è stato stoppato forse da un’ottima difesa della Doria e da un magico Romero che con una super prodezza ha interrotto il volo di testa di Florenzi sul finale della sfida. Anche la Samp ha avuto la sua occasione sui piedi di Okaka che da mezzo metro ha spedito il pallone sullo spazio. E’ iniziata molto ritmata la partita con azioni simili a folate da una parte e dall’altra ma la velocità non è stata accompagnata dalla precisione e invece di occasioni sono arrivati 12 calci d’angolo. La Samp parte più decisa e i tagli di Eder e Gabbianini erano inviti per i lanci di Palombo e Okaka. Finalmente la Roma è uscita alla distanza e ha preso la partita in mano grazie al gigante Nainggolan, la squadra cercava le fasce greche di Torosidis che veniva innescato spesso il quale non ha poi sfruttato i cross fatti. Il pericolo per il vice campione mondiale è così sopraggiunto dalle due uniche azioni cenrtali.Il veloce ghepardo africano Gervinho solito protagonista in due soluzioni ma ne ricavava solo un palo esterno, avrebbe potuto scegliere la botta centrale visto che l’area era libera. Nel secondo tiro l’ivoriano ha angolato e messo potenza ma è finito al lato. La Samp ha provato a affacciarsi nell’area di De Sanctis ma è mancata nell’atto finale. Del tridente giallorosso soltanto Gervinho ha provato a fare gol, Totti ha girato al largo e Ljajic era in una serata apatica. Garcia ha acceso troppo tardi le lampadine di Pjanic e Destro. Nel secondo tempo la Samp ha trovato più coraggio e Obiang ha impensierito Nainggolan e De Sanctis. I centrocampisti giallorossi si sono abbassati e hanno preferito agire di ripartenze. La Roma ora ha l’occasione di leccarsi le ferite e rilanciarsi contro il Cesena, nel turno infrasettimanale per l’obiettivo scudetto vietato sbagliare.