Quello che oggi rappresenta uno degli sfizi tipici del periodo autunnale è stato per tanti secoli una delle principali fonti di sostentamento per intere generazioni di contadini. E’ la castagna, che in provincia di Rieti è detta anche “il cereale che cresce sull’albero” per le sue proprietà che la rendono una valida alternativa al riso e al frumento. Il 1 e 2 novembre il grazioso borgo di Ascrea, che domina da 700 metri di altezza il lago del Turano, celebra la quarta edizione della Festa della Castagna: in questo tratto del reatino, d’altronde, i castagneti abbondano nelle campagne incontaminate e in particolare nel suggestivo “Bosco dell’Obito”, che i locali chiamano “Jovetu”. Qui si raccoglie una particolare varietà di questo frutto, la castagna rossa del Cicolano, che nella splendida cornice di piazza Mareri – all’interno di una grande tensostruttura coperta e riscaldata – sarà servita nella classica versione arrostita insieme ad altre prelibatezze locali.
Sabato 1 novembre a partire dalle 19, e ancora domenica dalle 12, i visitatori potranno assaggiare anche gli strozzapreti con sedano e pomodoro, pancetta e salsiccia, cicoria, caldarroste, il tutto annaffiato dall’ottimo vino del posto. Il dolce è ovviamente con farina di castagne. Sabato la serata sarà allietata dal concerto dal vivo del duo “Un Sabato Italiano”, mentre chi deciderà di trascorrere qualche ora in più da queste parti potrà dedicarsi alla scoperta del borgo di Ascrea, un piccolo gioiello abitato da poco più di 300 persone che conserva al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400. Il paese regala inoltre una vista mozzafiato sul lago del Turano, splendido bacino artificiale che abbellisce la vallata a ben 536 metri sul livello del mare; realizzato nel 1939 attraverso la costruzione di una grande diga sull’omonimo fiume e collegato da una galleria al vicino Lago del Salto, è stato recentemente dichiarato dai biologi di Legambiente come uno dei più puliti del Lazio.
E così trascorrere il fine settimana ad Ascrea può costituire un’ottima occasione non solo per gustare le castagne del posto e altri piatti tipici di questo tratto del Reatino, ma anche per andare alla scoperta degli splendidi borghi che circondano i due bacini e per percorrere itinerari dal fascino magico, dai quali si può godere di splendide vedute sul Terminillo, sul Monte Velino e sulle montagne che degradano verso Roma.