Il Dossier Statico Immigrazione nacque nel lontano 1991 e fino oggi ha dato un importante contributo per conoscere la nostra realtà migratoria.
Quest’anno più di cento persone hanno partecipato alla sua stesura: giovani,ricercatori, studiosi, istituzioni, ecc… “Perché è importante la partecipazione di tutti”, così presenta il Dossier il Dott. Franco Pittau, coordinatore del Centro Studi e Ricerche IDOS, ricordando quanto la migrazione sia una risorsa per il nostro Paese, dando poi la parola ai relatori.
“Il futuro del Paese non può ignorare due fattori: l’invecchiamento del Paese (13 milioni di persone sono oltre i 60 anni) e l’immigrazione in aumento nonostante la crisi economica”, così spiega e introduce il Dossier Marco De Giorgi, Direttore Generale dell’UNAR (Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni). L’inclusione e il dialogo sono fondamentali per la crescita dell’Italia, come potrebbe esserci un futuro migliore senza integrazione?
Casi di discriminazione sono all’ordine del giorno e 1.142 sono i casi segnalati dall’UNAR lo scorso anno. più numerose sono fatte a causa di atteggiamenti e frasi discriminatorie nei mass-media, nelle leggi statali e nelle istituzioni. Un’educazione e una formazione consona alla “cultura dell’altro” potrebbe favorire un’inclusione, scoprendo l’altro non più un pericolo ma un’opportunità di apprendimento e di crescita culturale.
“AI lavoratori stranieri dobbiamo riconoscenza, non ha senso prendersela con loro. La perdita di lavoro è un problema serio per tutti, spesso sono proprio i migranti a perdere per primi il lavoro. Tre vorrei fossero le parole chiave sulle quali riflettere: lavoro, pari opportunità, integrazione. Ho ricevuto recentemente delle minacce, ma queste non mi fermeranno, continuerò ad andare avanti nel mio operato come ho sempre fatto”, spiega Franca Biondelli, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Sebbene ci siano seri problemi economici, gli stranieri o i figlio dei migranti non si tirano indietro, anzi, investono. Ad oggi risultano 80 mila imprese straniere, con il 5% di incremento, 23 mila imprese turistiche straniere, “gli stranieri sebbene sempre più in difficoltà non si arrendono alla crisi, ma reagiscono in modo attivo”, la testimonianza di Radwan Khawatmi, un imprenditore di origini straniere di grande successo fondatore dell’ Hirux International spa. Una testimonianza positiva di un migrante che è riuscito a raggiungere un traguardo importante nonostante le tantissime difficoltà, un esempio per tante persone che a volte pensano di non riuscire a farcela.
Ogni anno l’INPS riceve 10 miliardi di euro da parte dei cittadini stranieri, un dato molto importante e non sottovalutabile specialmente in questo periodo di crisi.
Dovremmo forse imparare a sfatare falsi miti, come ci suggerisce Antonio Ricci del Centro Studi e Ricerche IDOS, “Al mondo una persona ogni 33 è un migrante e l’Italia è alla 33esima posizione per il passo migratorio. Non è dunque un’emergenza come la si vuole far intendere. Gli stranieri vengono nel nostro Paese con soltanto con permessi di lavoro, ma soprattutto al momento per i ricongiungimenti familiari, spesso sono richiedenti asilo e rifugiati. Ciò non significa che vi sia una migrazione altamente qualificata negli ultimi anni con persone che hanno almeno un attestato di laurea.”
La Germania risulta essere al primo posto in Europa per il tasso di migranti, a seguirla ci sono Spagna, Regno Unito e Italia, ognuna con 5 milioni. I visti per lavoro negli ultimi anni sono diminuiti nel nostro Paese a causa della crisi economica , ma sono in continua crescita i ricongiungimenti familiari. Negi ultimi anni infatti la migrazione è cambiata, non si parla più di migranti uomini che lasciano le loro famiglie per trovare lavoro e fortuna temporanei per poi tornare al proprio Paese. Ad ogni le comunità migrante sono residenti in Italia, hanno chiamato le loro famiglie e hanno intenzione di costruire un futuro in questo Paese. Questo fa sì che aumenti la domanda di lavoro e casa per esempio, al quale le Istituzioni devono saper dare una risposta concreta agli italiani e ai nuovi italiani.
Il Dossier può davvero essere utile per scoprire realtà economiche, religiose e culturali delle quali spesso si ha una visione distorta data dai mass-media e spesso dovuta a stereotipi sociali identitari.
Per avere maggiori informazioni e richiedere il Dossier potete visitare il sito: www.dossierimmigrazione.it.
Articolo e foto di Katiuscia Carnà