Dopo aver attraversato il sistema solare per dieci anni, la sonda Rosetta ha sganciato il piccolo lander Philae che, dopo una discesa lunghissima durata sette ore, si è posato sulla cometa 67/P, distante dalla Terra 500 milioni di chilometri.
Quella di Rosetta è una missione in buona parte italiana, con la planetologa Angioletta Coradini e poi con l’Agenzia Spaziale Italiana, le Università Parthenope e di Padova, il Politecnico di Milano, l’Istituto di Astrofisica (Inaf) e il Cnr. Sono italiani anche i due ricercatori alla guida della missione.
Importantissima la partecipazione dell’industria con le Aziende del gruppo Finmeccanica. Sono infatti “targati“ Italia la maggior parte delle tecnologie e della strumentazione della sonda, dall’integrazione e collaudo al sistema di telecomunicazioni, dai sensori stellari alla trivella.
Proprio la trivella italiana, l’unica esistente al mondo, è la protagonista della missione. Montata sul lander Philae preleverà dei campioni dal nucleo della cometa, dove ci sono molti composti chimici e molecole organiche a livello di aminoacidi, in pratica il nucleo della vita.
Sulla Terra saranno trasmessi una miriade di dati che consentiranno di comprendere meglio la nascita del sistema solare.
Lanciata il 2 marzo 2004, Rosetta ha raggiunto la distanza di 511 milioni di chilometri dalla Terra dopo aver rimbalzato due volte fra Terra e Marte per prendere la “rincorsa” necessaria a raggiungere la cometa.
Prima di arrivare a destinazione ha avvicinato altri due fossili del Sistema Solare: gli asteroidi Steins e Lutetia. L’8 giugno 2011 la sonda è entrata in uno stato di “ibernazione” dal quale il computer di bordo l’ha risvegliata il 20 gennaio scorso.
A maggio ha iniziato la manovra di avvicinamento e finalmente ha sganciato il modulo Philae – grande più o meno come un frigorifero e dotato di numerosi strumenti di scavo e analisi – che si è ancorato alla superficie della cometa grazie a due “arpioni”.
Quello di oggi è solo l’inizio visto che Rosetta fino al 31 dicembre 2015 continuerà a girare intorno alla cometa nel suo viaggio verso il Sole. Un evento storico per l’esplorazione dello spazio che, secondo gli esperti, potrebbe rivoluzionare le nostre conoscenze sull’universo.
Un altro “grande passo per l’umanità”.
Daniela Gabriele