Alma Daddario sembra conoscere alla perfezione i meccanismi che scatenano nell’uomo il terrore. Sensazioni ancestrali, strani frutti, appunto, di millenarie vertigini provenienti da chissà quali e quante acrobazie apprese alla luce di una strenua necessità di sopravvivere o timori dettati dal momento, di quelli che nascono e muoiono come per caso, strani frutti di un abbaglio o di un particolare stato della mente. Attraverso racconti sinuosi, efficaci e mai scontati, la penna della Daddario si lancia alla ricerca di significati scandagliando a fondo il fiume eterno dei sentimenti e i paradossi a volte meschini della nostra vita su terra. Ecco le croniche paure, alle quali è meglio abituarsi, tanto non andranno mai via … la claustrofobia come un vicolo cieco dove tutto ci rappresenta e le porte chiuse, la mancanza di una vista sulla luce, sull’umanità. A volte, in questo mondo chiuso nel suo dolore, sembra farsi largo un debole lampo di fiducia, approdo tanto ristoratore quanto effimero. Finito il tempo a lui destinato, saremo costretti a lasciarlo alle spalle e riprendere il mare delle nostre coscienze viaggiando verso altri lidi, altre paure.
LIBRERIA FARHENHEIT 451
Piazza Campo de’ Fiori 44
Lunedì 1 dicembre alle ore 18,30
Presentazione di
STRANI FRUTTI
di Alma Daddario
L’imprevedibile è in agguato in ogni istante della vita: è il leit motiv di Strani frutti, onirici, visionari, crudi racconti noir di Alma Daddario. La suspense la fa da padrona, il susseguirsi di eventi spiazzanti, il ritmo serrato e lo stile visionario, ne fanno una lettura sorprendente.
Letture a cura di Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo
Interviene Vito Bruschini, giornalista e scrittore
Sarà presente l’Autrice
“Sembra che con questi racconti Alma Daddario abbia puntato sull’imprevedibilità. Non so se perché sono brevi e frammentati o perché si fermano prima di svilupparsi, i racconti di Strani frutti sembrano divertirsi a saltare dallo stile diaristico a quello fantastico, dalla cronaca al noir più tradizionale… suggerirei al lettore di prendere questo libro come un album di fotografie che lo porterà in luoghi diversi, a conoscere persone diverse: una specie di magico viaggio della memoria e dell’immaginazione” (dalla nota introduttiva di Dacia Maraini).
“Vi è una struttura tradizionale che conferisce ai racconti un andamento familiare: è quell’intreccio che il lettore avido sugge con la speranza frenetica di giungere all’usuale lieto fine, che rinfranchi l’animo e getti nella dimensione del possibile. Ecco, questo non è quanto accade nei racconti della Daddario, nei quali all’attesa favolistica si sostituisce l’imprevedibilità, spesso ironica, a volte cinica, della vita reale” (dalla prefazione di Aldo Carotenuto).
“Strani frutti è uno schiaffo amorevole, ma al contempo autorevole alle nostre coscienze oramai assuefatte a tutto… uno schiaffo paterno che ci sveglia dal torpore, spingendoci a riflettere sulla violenza che – in tutte le sue forme, dalle più subdole alle più appariscenti – ci circonda” (dal commento di Nicola Del Giudice).
Edizioni Youcanprint a cura di Lubulab
Alma Daddario vive e lavora a Roma. Collabora con le testate: Elle, Sipario, Orizzonti, Tiscali, La Nuova Ecologia, Global Press, Noi Donne, Free Lance International Press. Ha pubblicato saggi, interviste e racconti, tra questi: Se scrivere potesse dire, Notti e giorni, La nebulosa del caso Moro. Come autrice teatrale è stata insignita del Premio “Stanze Segrete” per Siamo tutti… libertini con la regia di Walter Manfrè, e del Premio “Fondi la Pastora” per Io… Ero. Tra gli altri testi rappresentati figurano: Matilde, della fede, della legge, del cuore, Mare Nostrum, Albertine o della gelosia, Le attese. Ha organizzato con Dacia Maraini seminari di scrittura creativa e teatrale presso il Centro Internazionale Alberto Moravia. Fa parte della giuria del Premio Teatrale “Ombra della Sera”, nell’ambito del Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra. È iscritta per meriti letterari alla prestigiosa Accademia dei Sepolti di Volterra. È membro della Consulta Femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio. È nella giuria del Premio Letterario romano “Coppedè”. Dal 2009 conduce i salotti letterari dell’Isola del Cinema.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Seguirà cocktail.
Per informazioni: 06 6875930 libreriafahrenheit451@yahoo.com