Bajkonur (Kazakistan), 23 novembre 2014 – Ultime ore sulla terra per Samantha Cristoforetti, la prima astronauta della storia italiana che stasera, quando da noi saranno le 22.01, decollerà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Partirà a bordo di una Soyuz dallo storico cosmodromo russo, famoso per il lancio in orbita di Jurij Gagarin.
Insieme alla Cristoforetti nella navicella si siederanno anche l’ingegnere americano Terry Virts e il comandante russo Anton Shkaplerov , due veterani che hanno già all’attivo una missione nello spazio. Dopo il take-off impiegheranno circa sei ore per raggiungere la ISS a 400 chilometri di quota. L’aggancio avverrà intorno alle 4 del mattino, ora italiana.
La missione, che durerà sei mesi, è stata denominata “Futura” dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e rientra nell’accordo bilaterale Asi-Nasa del 1997 per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi.
Samantha Cristoforetti ha dichiarato in una recente intervista al quotidiano “La Stampa”: «Finalmente coronerò il mio sogno di bambina. Per diventare astronauta non ho seguito un percorso diretto. Infatti dopo essermi diplomata, ho studiato ingegneria aerospaziale e poi sono diventata pilota militare. Tutte queste esperienze mi hanno fatto passare la selezione per astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea. In questi giorni la felicità lascia un po’ di spazio anche all’orgoglio, soprattutto perché questa missione è una grande impresa italiana. Gli elementi pressurizzati in cui vivono gli astronauti sono in gran parte made in Italy e un grande contributo durante la fase di costruzione è stato dato dagli Mplm, i moduli logistici forniti dall’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana. E la mia missione, Futura, è il frutto di quell’impegno della nostra agenzia spaziale e della nostra industria».
Ernesto De Benedictis