Lorenzo Vercellino, classe 1972, Avvocato per professione esordisce con il suo primo romanzo auto pubblicato, dal titolo JAIBAIT- L’esca.
Il romanzo è una continua sorpresa, ogni dialogo si adagia perfettamente ad ogni protagonista che differenzia da tutti gli altri, per caratteristiche peculiari.
La colonna portante della storia è l’ispettore Massimo Meltemi, 37 anni, lavora da tanti anni in polizia e ultimamente è stato spostato nel reparto ‘postale’ dove si occupa di scoprire truffe, pedofili e cose al quanto illegali.
Il romanzo, di circa 300 pagine, si snocciola intorno una questione reale ma che in Italia non ha avuto vita facile, ovvero PAY TO PAIN, in sostanza le vittime vengono torturate da terzi che tramite un sms indicano al carnefice cosa fare con la propria vittima. La storia è un continuo seguire i responsabili, rintracciarli, trovarli, acchiapparli e il finale, inaspettato, ci fa capire che nella vita nulla è come sembra, anzi, l’esca perfetta è quella che non sa di esserlo.
Intervistato per l’occasione ecco cosa racconta:
Come nasce JAILBAIT?
Ho scelto un titolo evocativo di una perversione abbastanza diffusa di questi tempi (probabilmente anche in passato ma con meno risonanza di oggi). Come sai Jailbait significa “esca per la galera” e nel gergo della rete indica quelle ragazze molto giovani che non potrebbero acconsentire ad un rapporto sessuale, ma che apparendo molto più grandi della loro età inducono in un errore che può costare la galera. Il libro è un susseguirsi, non forzato (credo) di colpi di scena che portano all’ultimo e (spero) più inaspettato capovolgimento di fronte.
Ci sono elementi biografici?
Contiene elementi che potremmo definire autobiografici questo sì, perchè ho diluito una parte di me in ogni personaggio, da Massimo a Nonna Ida, da Allegri a Rebecca. Ma del resto ho anche fatto parlare ognuno di loro come credo avrebbero fatto alcune delle persone che conosco e che mi sono più vicine. Penso che questo sia inevitabile per chi scrive o perlomeno, io faccio così perché non sono così bravo a inventare ogni singolo episodio descritto.
Speriamo solo che tutti quelli che leggeranno il libro non si chiedano se anche io come Meltemi…
Perché se ho avuto il coraggio di pubblicarlo non credo sia malvagio. L’editing è stato curato dalla traduttrice di Schindler’s List e altri scrittori di grandissimo successo.
Ha diversi spunti interessanti ed è un giusto mix di azione, sesso e ironia e si lascia leggere bene.
Quale messaggio vuoi inviare ai lettori?
Jailbait è un romanzo, perlopiù inventato.
Tuttavia mi piace pensare che chi lo leggerà, soprattutto se giovane o giovanissimo, avrà qualche “dritta” in più quando si muoverà nella Rete. Inoltre, nonostante il romanzo ruoti attorno al sesso, chi lo ha letto ha giudicato Jailbait una storia d’amore sull’animale essere umano che si nutre d’amore, che ha bisogno d’amore a ogni età. La cosa difficile è capire di quale tipo di amore ognuno di noi va cercando.
Hai nuovi progetti?
Sì, ci sono in cantiere altre idee. la realtà che noi tutti osserviamo oggi in Italia e nel mondo è eccezionalmente interessante per chi la guarda con attenzione: viviamo una condizione angosciata, disperata come individui e come nazione e cerchiamo di guardare altrove. Io ho provato a filmare con il mio romanzo questo altrove.
No, non so cosa capiterà a Massimo e Rebecca, il terzo capitolo è ancora lontano e loro non mi sembrano partiti con il piede giusto. Del resto, nemmeno io sono un asso nelle faccende di cuore.
Diciamo che non solo non ho finito di scrivere, ma c’ho pure preso gusto.
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Jaibait- l’esca, 314 pagine, prezzo di copertina 9,90 euro.
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