Figlio di due donne conviventi residenti nella
Capitale.
«In questo modo», dichiarano Mauro Cioffari (responsabile diritti civili Sel Roma – Area Metropolitana) e Maurizio Zammataro (coordinatore Sel Roma – Area Metropolitana) «viene garantito il principio della pari dignità tra cittadini e di tutela dell’infanzia, contenuto nella Costituzione Italiana e più volte ribadito dalle normative europee».
«L’amministrazione di Roma Capitale attraverso un atto politico di grande coraggio, di civiltà e di sensibilità alle tematiche dei diritti di cittadinanza, ha modificato la propria prassi amministrativa garantendo le trascrizioni dei certificati stranieri riportanti due genitori dello stesso sesso, sollecitando politicamente, nello stesso tempo, il Parlamento italiano, fermo al 1975 in materia di Diritto di Famiglia, a legiferare in tal senso riconoscendo a tutte le famiglie gli stessi diritti e doveri».
«A pochi giorni dall’approvazione del Registro delle Unioni Civili» –
continuano gli esponenti – «Roma, capitale dei diritti, prendendo atto di una realtà sociale in continua evoluzione, fa un nuovo grande passo in avanti verso il superamento dei paradossi tra i diversi ordinamenti europei, verso l’affermazione dei diritti civili e verso il riconoscimento dell’omogenitorialità».
«E’ tempo ora di approvare a livello nazionale» – concludono Cioffari e Zammataro – «una legge che dia abito giuridico a tutte le forme di convivenza garantendo, nella pluralità, diritti e doveri sulla base dei principi di libertà e di uguaglianza contenuti nella Costituzione».