Un anno di battaglia, 54.000 firme raccolte sulla piattaforma change.org, centinaia di selfies sorridenti provenienti dall’intera penisola, 2000 donne accolte negli anni, ecco i numeri della vittoria per il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca.
Venerdi 20 febbraio prossimo sarà inaugurata la nuova struttura del centro in via Amico Aspertini 393 con una dedica specifica, quella a Marie Anne Erize, artista desaparecida oppositrice del regime militare di Videla e per questo vittima della violenza di carnefici spietati che ancora vivono nel nostro Paese indisturbati.
«Dopo lo sfratto dello scorso anno, sono lieta di annunciare che la nostra battaglia è finalmente vinta» ha detto Stefania Catallo, Presidente del Centro Antiviolenza di Tor Bella Monaca che ha aggiunto «Se tutto ciò prende forma nella struttura di via Aspertini è anzitutto grazie alla volontà di 54.000 cittadini che hanno voluto sostenere la nostra battaglia, aderendo alla petizione lanciata su change.org, piattaforma gestita da un collettivo di persone sensibili e determinate a lottare per i diritti di tutti. Il mio ringraziamento va al Presidente del Municipio Marco Scipioni per la sua disponibilità e per averci permesso di riavere questa sede in tempi rapidi».
Oggi inizia un cammino nuovo, volto a riaprire una struttura che sino al momento dello sfratto aveva raccolto la testimonianza di 2000 donne vittime di violenza. «Abbiamo deciso di intestare il centro a Marie Anne Erize per proseguire la sua battaglia per la dignità di tutte le donne, per la libertà di espressione e per l’autodeterminazione di sé. Lei è un simbolo per tutte e tutti noi – ha proseguito Catallo – Il simbolo di una femminilità vera e reale, di un impegno sociale e politico serio e profondo, di una volontà che rende liberi, oltre la morte. Intendiamo proseguire su questo solco da lei tracciato e a tal proposito – ha concluso – cercheremo di interagire con Roma Capitale in modo più deciso anche per ottenere finanziamenti specifici come già accade per altre realtà sul territorio romano. Oggi è per me il momento del ringraziamento corale, ripartiamo da qui, con grande fiducia nel segno della ricerca di giustizia e di amore per la bellezza lasciatoci da Marie Anne».
di Fabio Galli