Roma, 20 febbraio
Questa sera 20 febbraio e domani sera 21 febbraio è ancora in scena al Palladium lo spettacolo Erano tutti miei figli di Arthur Miller diretto da Giuseppe Di Pasquale con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Filippo Brazzaventre, Barbara Gallo, Enzo Gambino, Annalisa Canfora, Giorgio Musumeci. Traduzione di Masolino D’Amico, scene Antonio Fiorentino, costumi Silvia Polidori e luci Franco Buzzanca.
Joe Keller, interpretato da Mariano Rigillo, è il proprietario, insieme a Steve, suo socio, di una fabbrica che produce pezzi d’acciaio per l’esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Nonostante l’efficienza della sua azienda, Joe invia all’aeronautica militare pezzi di ricambio difettosi causando la morte di ventuno giovani piloti. Keller accusa il suo collega che finisce in carcere.
Sulla famiglia Keller si abbatte però un’altra disgrazia. Larry, figlio di Joe e Kate, interpretata da Anna Teresa Rossini, è disperso in guerra da tre anni. La mamma non riesce ad accettare la sua scomparsa e aspetta tutte le notti il suo ritorno. Giunge a casa Keller, Ann, storica fidanzata di Larry. Ann è stata invitata da Chris, l’altro figlio di Joe e Kate, sopravvissuto alla guerra, per chiederle di sposarla. Ann, inoltre, è la figlia di Steve, il socio di Joe incriminato e attualmente in carcere. Il matrimonio tra i due è ostacolato da Kate che si ostina a credere che Larry sia vivo e da George avvocato e fratello di Ann.
George rovescia il vaso di Pandoro rivelando che il padre di Chris è il vero responsabile della spedizione dei pezzi danneggiati. Kate rivela di non voler mai accettare la morte del figlio Larry poiché vorrebbe dire realizzare che Joe, suo padre, ha ucciso suo figlio, in quanto era pilota d’aerei. A questo punto Chris capisce che ciò di cui parlava George è reale e dopo una lite furiosa con il padre scappa via. In sua assenza Ann mostra a Kate una lettera che gli mandò Larry il 25 novembre, il giorno in cui morì. Nella lettera Larry racconta di aver appreso dai giornali lo scandalo provocato dall’azienda del padre e confida a Ann di non sopportare il peso di quella colpa, per cui lascia intuire che nella sua prossima missione si toglierà la vita.
Ann mostra anche a Chris la lettera di Larry, il quale la mostrerà al padre. Joe preso dalla disperazione realizza di aver ucciso suo figlio e anche altri ventun piloti che “erano tutti figli miei”, e annuncia di volersi consegnare alla polizia. All’uscita della scena si sente un colpo di pistola.
Giuseppe Di Pasquale restituisce un affresco grottesco, reso brillante da un impianto recitativo efficace e progressivamente incalzante. Il testo di Arthur Miller, rappresentato con trasporto ed efficacia, è destinato a rimanere contemporaneo per sempre in quanto rappresenta la natura umana mal mostosa quando si confronta con l’affannosa avidità.
di Donatella De Stefano