Dal primo gennaio è operativa la città metropolitana di Roma, un’istituzione che nasce sulle ceneri della vecchia Provincia e tuttavia con un’identità ancora da definire .Il Convegno su “Roma città metropolitana: smart city, innovazione e qualità della vita”, organizzato dalla federazione roma del Psi e dall’associazione Ambiente & Società, svolto martedì 17 febbraio, dalle ore 16, presso il Centro Congressi Cavour di via Cavour 50 a Roma, alla presenza del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha inteso affrontare il nodo dei processi di innovazione come fattori di sviluppo dei territori in un contesto di particolare crisi finanziaria come nel caso del Comune di Roma.
La Città metropolitana di Roma «dall’identità e governance in via di definizione» costituisce l’assetto di partenza odierno, oltreché la tematica su cui si è avviato un confronto con i livelli del governo locale per formulare proposte per una città intelligente, incubatrice di innovazione e opportunità di sviluppo infrastrutturale.
«Sulle città non si investe abbastanza» asserisce Nencini. Per Roma si parla di una realtà urbana di area vasta con circa 4 milioni di abitanti che genera circa il 9 per cento del prodotto interno lordo nazionale, con un sistema di imprese vitali e diffuse su tutto il territorio. Tuttavia, sottolineando come siano «poche le città all’avanguardia» e che possano definirsi veramente smart cities, il viceministo ha annunciato un prossimo provvedimento del governo con nuovi stanziamenti a favore dell’innovazione nel campo delle infrastrutture, della mobilità e dell’energia sostenibile.
Presenti all’incontro anche l’assessore alle attività produttive del comune di Roma, Marta Leonori e numerosi tecnici ed esperti. Il tema dello stop al consumo di suolo è stato sollevato dall’on. Oreste Pastorelli mentre il Consigliere regionale Oscar Tortosa si è soffermato sul tema dell’housing sociale. ML