L’eclissi solare è uno dei fenomeni più spettacolari e suggestivi che si possa osservare in astronomia e quella del prossimo 20 marzo non passerà “inosservata”. La fascia in cui l’eclisse sarà totale, fenomeno che avviene in media ogni 375 anni, interesserà l’Atlantico settentrionale, le Isole Faroe in Danimarca e le Isole Svalbard in Norvegia, ma sarà possibile osservarla anche in Islanda, Europa, Africa e Asia settentrionale.
Come noto l’eclissi solare avviene quando la Luna, il Sole e la Terra si allineano perfettamente dando vita a uno degli spettacoli più rari e insoliti che ci riserva la natura. La Luna infatti passando tra il Sole e la Terra, copre il disco del Sole e proietta sulla superficie terrestre la propria ombra. L’eclissi è parziale quando la Luna copre solo una percentuale più o meno elevata del disco solare.
Anche se in Italia il Sole non si oscurerà integralmente, lo spettacolo sarà comunque da non perdere. L’eclissi sarà visibile intorno alle 9.00 del mattino e raggiungerà l’apice intorno alle 10.30. Più precisamente alle 10.26 a Palermo, 10.31 a Roma e 10.23 a Milano dove la Luna oscurerà il Sole per il 70%.
Da sempre le eclissi hanno incuriosito astronomi, cronisti e storici di ogni epoca, ceto sociale e mentalità. E da sempre si è tentato di descrivere in maniera più o meno dettagliata questo fenomeno che non si limita ad oscurare la Terra in pieno giorno ma che, conseguentemente all’improvvisa oscurità, porta con sé altre manifestazioni.
Ad esempio la temperatura tende a raffreddarsi per assenza di irraggiamento solare, mentre una brezza costante si alza, è il cosiddetto vento dell’eclissi. Inoltre, il calo della luce altera i comportamenti degli animali: quelli notturni escono dalle loro tane mentre molti altri vanno a riposare.
Se, da una parte, tutti gli appassionati attendono con ansia questo spettacolo astronomico anche organizzando veri e propri party o addirittura crociere nelle isole dove si potrà vedere l’eclissi totale, d’altra parte c’è chi invece vive questa attesa con preoccupazione. Sono i gestori delle reti elettriche europee che temono che questa eclissi possa mettere a rischio l’approvvigionamento energetico europeo.
“Il prossimo 20 marzo circa 35mila megawatt di energia solare, l’equivalente di quasi 80 centrali elettriche convenzionali di medie dimensioni, svaniranno gradualmente dal sistema elettrico, per poi essere gradualmente reintrodotti – si legge in una nota – Il tutto nello spazio di due ore, mentre gli europei e i loro uffici cominceranno un normale giorno feriale”.
Il motivo della preoccupazione è l’incremento del fotovoltaico negli ultimi anni in Europa, passato dallo 0,1% di tutta l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nel 2002 all’attuale 10,5%. Per l’Italia, ad esempio, il solare rappresenta ormai il 15% dell’approvvigionamento nazionale. Il problema è rappresentato dalla rapidità con cui si verificherà il passaggio dal buio alla luce, quattro volte superiore rispetto al tramonto.
Il fenomeno delle eclissi solari è stato un fondamentale aiuto naturale nello studio della fisica del sole, nella misura del rallentamento della rotazione terrestre e nella verifica della Relatività Generale. E’servito a scoprire e studiare l’esistenza delle protuberanze, la conformazione e l’evoluzione della corona solare e di molte altre fondamentali strutture della nostra stella.
Attenzione però ad osservare il Sole senza adeguati filtri! Può essere molto pericoloso e causare gravi danni alla vista. Assolutamente non usate soluzioni casalinghe come vecchie pellicole, radiografie, vetri affumicati o semplici occhiali da sole.
Esistono speciali occhialini che utilizzano particolari materiali (mylar o astrosolar) in grado di proteggere al meglio i nostri occhi. Nel caso aveste difficoltà a reperirli, un sistema di protezione altrettanto efficace sono gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14 facilmente reperibili nei ferramenta o nei negozi specializzati in prodotti antinfortunistici.
Daniela Gabriele