Un nuovo libro nella rubrica di SCRITTI&RISCRITTI, un romanzo insolito che vi coinvolgerà dalla prima all’ultima lettera.
In viaggio vicino Dante è il nuovo romanzo scritto da Fabio Sciarpelletti, scrittore non per professione ma per vocazione.
La storia è avvincente e ipnotizzante: Federico, uomo di successo, riceve un sms nel cuore della notte, uno dei suoi migliori amici, David, si è suicidato a causa della sua omosessualità e questo episodio farà sì che lui dovrà rincontrare la sua ex compagna dopo 9 anni d’assenza. Come se non bastasse, Federico, Ginevra, Paolo e Manfredi riceveranno un messaggio dopo la morte di David con un epilogo in comune da risolvere.
Un romanzo meraviglioso, consigliato a chiunque e per chi volesse conoscere meglio lo scrittore ecco cosa ci racconta in questa intervista:
Come nasce IN VIAGGIO VICINO DANTE?
Questo romanzo lo considero il totale frutto di un’ispirazione improvvisa. Dopo L’Orizzonte delle verità stavo facendo delle ricerche perché avevo in mente un lavoro nuovo, volevo scrivere una storia su una figura femminile e mi stavo informando su alcune bambine scomparse nel nord America. Poi all’improvviso è arrivato il ciclone che mi ha portato a scrivere in meno di quattro mesi In Treno vicino Dante. La prima stesura è stata buttata giù tutta di getto ed è per questo che, secondo me, risulta così scorrevole. È iniziato tutto per caso. Una sera ero andato a letto presto e stavo navigando sul mio profilo facebook. Vedo postata una mia foto di quando ero bambino e un commento di un amica dei miei genitori. La frase mi ha spaventato un po’, diceva più o meno così IO TI RICORDO COSI’, sembrava quasi un omaggio in ricordo di un defunto. Da qui l’incipit, poi tutto l’intreccio è maturato molto velocemente pagina dopo pagina
Perché il tema dell’omosessualità?
La risposta si collega proprio ad una esperienza in particolare. Un giorno entra nello studio dove si faceva la terapia, un ragazzo che non avevo mai visto. Quando il dottore gli ha ceduto la parola , si è presentato e ha confidato al gruppo che era mancato per un po’ di tempo perché aveva tentato il suicidio. Quel ragazzo non riusciva a vivere poiché il mondo da cui veniva non accettava la sua omosessualità. Soprattutto nella famiglia l’argomento era stato un tabù fin dalle prime confidenze e attrazioni verso ragazzi dello stesso sesso. Nel giorno del suo compleanno fuggiva in un posto dove poteva stare da solo, perché quel giorno per lui era maledetto, il giorno in cui non era nato donna
Bolle in pentola un nuovo lavoro?
Direi di si, poiché la mente di chi scrive e di un artista in generale è sempre in movimento. Qualcuno più famoso di me diceva “ Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?”
Attualmente sto scrivendo Il Protettore degli Angeli, una storia raccontata in prima persona in cui la protagonista è un’ assistente sociale che si trova alle prese con la sparizione di tre bambine. Il problema è che l’ultima persona ad averle viste risulta proprio lei. Tutti e tre, con situazioni famigliari disagiate, erano seguite dal suo ufficio, il quale diventa oggetto di indagini e perquisizioni fino al punto di non ritorno , perché all’improvviso a scomparire sarà Ludovica, sua figlia.
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